
Rifiuti, la replica di Sei: "I Comuni decidono e riscuotono la Tari". Le indicazioni di Arera
Le tariffe Tari sono stabilite e riscosse dai Comuni, secondo le indicazioni dell’autorità nazionali Arera e nel rispetto dell’equilibrio economico-finanziario del gestore (ovvero del bilancio di Sei Toscana); le stesse tariffe peraltro comprendono i costi dei servizi di raccolta ma anche altro, smaltimento dei rifiuti e bollettazione ai cittadini.
Sono questi i punti salienti tratteggiati da Sei Toscana in risposta a quei Comuni (Siena e Grosseto) che hanno fatto saltare l’approvazione della Tari (il Pef) nell’assemblea Ato a causa del paventato aumento in vista, di cui è ritenuto responsabile proprio il gestore unico della Toscana Sud.
"Per raggiungere gli obiettivi di efficienza ed economici, non si può prescindere dalla stretta collaborazione fra gestore (Sei Toscana), i Comuni (rappresentati da Ato) e le comunità (cittadini ed attività economiche) – dice il presidente Alessandro Fabbrini –. Ribadiamo la disponibilità a chiarire ogni aspetto legato alla gestione, rifuggendo però di cadere in polemiche strumentali di carattere politico".
Per quanto concerne la formulazione delle tariffe – inizia così la puntualizzazione di Sei Toscana -, "la definizione dei Piani economici finanziari avviene secondo quanto previsto dal metodo Arera, che in vigore dal 2020 ha definito chiaramente quelli che sono i costi ammissibili, le modalità di rivalutazione (anche in relazione al forte aumento inflattivo degli ultimi anni) e i modelli di ripartizione. Tali elementi sono a disposizione degli Enti di regolazione (Ato Toscana Sud) che ne definiscono l’applicazione, seguendo il principio dell’equilibrio economico-finanziario del gestore".
"I costi presentati ogni anno da Sei Toscana – prosegue la nota - sono oggetto di valutazione di coerenza da parte di un soggetto terzo individuato proprio da Ato. È compito poi di Ato provvedere alla collocazione e alla ripartizione di tali costi all’interno dei PEF dei singoli Comuni. PEF che, oltre a coprire i costi dei servizi richiesti dalle singole amministrazioni, comprendono anche i costi del trattamento e smaltimento dei rifiuti e di altri servizi ambientali (come la bollettazione) non in capo al gestore. La tariffa finale, Tari, che tutti i cittadini sono tenuti a pagare comprende quindi non solamente i costi imputabili ai servizi di raccolta effettuati dal Gestore".
Gli stessi Comuni in assemblea Ato avevano richiesto trasparenza negli atti di Sei Toscana: "Il dato relativo alle locazioni comprende non solo gli affitti degli immobili (cantieri e sedi amministrative), ma anche i costi di noleggio degli automezzi e attrezzature di raccolta. E il nuovo management della società, dal 2020, ha ridotto il noleggio e si è indirizzato sull’acquisto di nuovi mezzi e attrezzature di servizio. Con significativa riduzione dei costi per circa 4milioni di euro dal 2021 al 2023. I dati citati, relativi al 2022, comprendono 7,3 milioni di euro per noleggio automezzi e attrezzature e 1,6 milioni per l’affitto immobili riferibili a 40 diverse sedi e cantieri aziendali sul territorio. Per quanto concerne la voce ‘consulenze e prestazioni di servizio’ riguarda servizi e consulenze estranee al perimetro tariffario e ha risentito nel 2022 di un contenzioso con l’erario, per circa 540mila euro. Nel 2021 ammontava a 680mila euro".
Paola Tomassoni