REDAZIONE SIENA

Rifiuti e incivili, è sempre più Colle ’wild’ Elsa

Continua il fenomeno di chi scarica mobili e cucine per strada. Monta la rabbia: "Il doppio delle fototrappole per incastrarli"

In casi come questo (purtroppo non rari, tanto che c’è chi ha giocato sulle assonanze coniando l’espressione ‘Colle Wild Elsa’, dove wild è parola inglese che vuol dire selvaggio) non c’entrano Sei o il Comune. Non è un disservizio, infatti, quello che è successo nottetempo lungo la strada di campagna che dal quartiere Le Grazie conduce ai cimiteri dei Castellini e della Misericordia, ma pura e semplice inciviltà.

Perché per abbandonare letti, materassi, poltrone, divani, mobiletti e una quantità di altri rifiuti ingombranti in una postazione di cassonetti dove sai che i normali servizi di raccolta non li potranno prendere, bisogna essere autentici incivili. E nemmeno tanto intelligenti, dal momento che i pezzi del salotto e della camera da letto che hai cambiato te li avrebbero ritirati gratis a domicilio, ma tu hai preferito procurarti un mezzo di trasporto, trovare qualcuno che ti aiutasse, aspettare che fosse notte fonda, caricare, arrivare fin lì e scaricare in tutta fretta, correndo anche il rischio di essere colto in flagrante e pesantemente multato.

Lo spropositato scarico abusivo ha suscitato l’indignazione dei colligiani civili, che di fronte a questi episodi e alla frequenza con cui avvengono mettono in dubbio anche l’efficacia delle fototrappole che il Comune ha deciso di usare contro il fenomeno, non perché di per sé inutili, ma perché troppo poche.

"A quanto pare ne saranno usate solo due e con quello che succede non basteranno – si afferma – è vero che, essendo apparecchi mobili, nessuno può sapere dove e quando saranno impiegate, ma è come combattere una guerra con una mano legata dietro la schiena: in centro, in periferia, in campagna. Questa gente colpisce dappertutto, incapace di capire e rispettare le regole del vivere civile, ma capacissima di osservare dove sono le fototrappole e andare altrove. Ne servirebbero almeno altrettante, o forse anche di più, e con una rotazione continua e veloce dei posizionamenti. E poi pugno di ferro contro chi è beccato in flagrante, perché quello della forza è l’unico linguaggio che i nuovi barbari capiscono".