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Rifiuti agricoli, maxi impianto a Chiusi

Il Gruppo Vergero ha già stanziato due milioni per l’azienda ’Cascina pulita’ alle Biffe. "Recuperiamo gli scarti"

L’azienda Cascina Pulita, che da anni possiede un impianto di smaltimento rifiuti agricoli a Montallese, al bivio dei 4 Poderi, aprirà un nuovo grande centro di stoccaggio e trattamento a Chiusi Scalo, nella zona industriale delle Biffe. Il Gruppo Vergero, proprietario di Cascina Pulita, ha acquistato nel 2020 tramite asta giudiziaria il complesso appartenuto a una nota ditta locale e ora, viene annunciato, l’idea è quella di aprire "un grande impianto per il conferimento e il recupero dei rifiuti agricoli, che diventerà, con gli altri hub di Ponsacco e Chiusi, il terzo polo del Gruppo dedicato ai servizi per l’agricoltura all’interno della Regione Toscana. Il sito – si legge in una nota – localizzato in un’area industriale in via di riqualificazione, si estende su 16.000 mq complessivi, di cui 5.000 coperti e 11.000 scoperti, ed è composto da 5 stabili industriali e 1 palazzina uffici. Per il recupero architettonico e l’adeguamento degli impianti, il Gruppo Vergero ha già stanziato due milioni di euro, mentre altri due milioni saranno impiegati per l’acquisto delle attrezzature necessarie allo svolgimento delle operazioni". Chiusi, insomma, avrà due impianti di gestione di rifiuti agricoli che serviranno tutta la Toscana: rimarrà quello di Montallese, anche se più piccolo, e ne aprirà un altro nella zona delle Biffe. "Dopo 2 anni di ricerca di un luogo adatto allo sviluppo delle nostre attività di recupero dei rifiuti agricoli – afferma Marco Vergero, presidente del Gruppo Vergero – abbiamo finalmente trovato nel sito di Chiusi la struttura adatta alle nostre necessità. La localizzazione di un secondo stabilimento all’interno del comune di Chiusi è stata da noi fortemente voluta: dopo anni di collaborazione proficua con le istituzioni e la comunità locale, siamo felici di contribuire alla riqualificazione di un’area industriale in declino, favorendo, inoltre, l’occupazione locale con 10 nuovi posti di lavoro". Nonostante si stia parlando di una azienda di livello nazionale che opera con tutte le certificazioni in materia ambientale, qualche preoccupazione - dopo la vicenda Acea e lo stop al carbonizzatore - tra i cittadini c’è. Soprattutto perché il secondo hub di questa azienda insisterà su una zona già in parte compromessa dal punto di vista ambientale, come quella industriale di Chiusi Scalo.

Massimo Montebove