Richiamo allo spirito di servizio: "Lavoriamo per il bene comune e non per interessi personali"

Il sindaco Bonechi offre l’olio per la lampada con i bambini della prima comunione di Castellina in Chianti. C’è chi auspica "un’Europa libera e solidale che metta al centro la persona" e chi rilancia la sete di amore. .

Richiamo allo spirito di servizio: "Lavoriamo per il bene comune e non per interessi personali"

Richiamo allo spirito di servizio: "Lavoriamo per il bene comune e non per interessi personali"

L’immagine più bella sono i bambini di Castellina in Chianti che devono fare la prima comunione. Accompagnano il sindaco Marcello Bonechi a donare l’olio offerto per la lampada votiva a Santa Caterina. Titubanti ma felici, consapevoli di un evento che ricorderanno da adulti. "Olio prodotto d’eccellenza della nostra terra – sottolinea Bonechi –, testimone di una grande cultura agricola. Farà brillare di notte e di giorno la lampada della Santa", dice richiamando poi "l’impegno a lavorare ogni giorno con dedizione e spirito di servizio per il bene comune e non per interessi personali".

Un richiamo che, nella cerimonia al Santuario di Santa Caterina, viene fatto da più voci. Anche quella del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto che ha avuto l’onore di portare, primo comune esterno alla nostra provincia, l’olio per la lampada votiva. Opportunità per cui ringrazia il prefetto (senese) della sua città, Fabrizio Stelo, presente ieri alla cerimonia. D’Alberto Sottolinea "la pedagogia della pace che è la cifra di Caterina", auspica un’Europa "libera e solidale che metta al centro la persona". Invitando a mettere da parte gli egoismi ed il tornaconto individuale oggi al primo posto. Era spettato prima al vice prefetto di Siena Immacolata Amafiltano portare la voce del Governo tratteggiando Caterina, "donna affamata di giustizia" che riuscì a mettere in pratica i principi proposti, diffondendo un messaggio di fratellanza di cui il mondo oggi ha bisogno. Un modello, Caterina, anche per le generazioni del terzo millennio.

Poco prima il sindaco Nicoletta Fabio si era soffermata, nell’omaggio alla Santa, sull’invito ad essere umili che aveva fatto ai potenti, anche della città di Siena ricordando la difficoltà "di governare gli altri se non si riesce prima a farlo con noi stessi". Ribadendo il concetto già espresso in Piazza sabato che c’è grande necessità di amore reciproco.

Alla cerimonia hanno assistito ieri mattina anche molti turisti, incuriositi dalla sfilata delle Contrade che ha preceduto l’ingresso in San Domenico delle autorità, del cardinale Augusto Paolo Lojudice, accompagnato dal prefetto del Dicastero del clero il cardinale Lazzaro You Heung-Sik e dal vescovo di Teramo Lorenzo Leuzzi.

La.Valde.