Riapre un locale che ha accompagnato generazioni di poggibonsesi nel loro percorso. Ora si chiama Bar Lupin – in onore del celebre personaggio – anche se le memoria dei frequentatori del centro storico rimanda al tempo di Aladino Minucci, per tutti semplicemente Aladino. Ovvero, il noto titolare della pasticceria che aveva dato il nome all’esercizio pubblico e perfino alla zona, come punto di ritrovo, in fondo a via Maestra. Per la precisione, stradario alla mano, al civico 4 di largo Gramsci. Dietro al bancone troviamo adesso Maria, Felice, Matilde e Albino, origini tra i territori di Lecce e di Brindisi ma ormai da decenni radicati in Valdelsa. "Vogliamo dare il nostro contributo per far rivivere il cuore di Poggibonsi – affermano – perché quando arrivammo qui, c’era un gran movimento di gente. Il periodo attuale è complicato per chiunque, si capisce, tra gli effetti della pandemia e le difficoltà generalizzate. Anche per noi, a ben vedere, si tratta di una sfida. E comunque non ci tiriamo indietro per fornire un input alla ripresa". Ieri pomeriggio, l’inaugurazione. Un’attività che si mette in viaggio, rappresenta in ogni caso un segno di speranza per un domani che a molti potrebbe apparire completamente da disegnare. "Siamo pronti ad accogliere i clienti con la massima disponibilità. Proponiamo pure delle specialità salentine". Audacia e spirito di iniziativa, tradizione e innovazione, intraprendenza e laboriosità, gli ingredienti che si fondono all’interno dello staff di Lupin per cercare di offrire un nuovo vigore al comparto del commercio in via Maestra e dintorni. Paolo Bartalini