Siena, riapre anche la Pinacoteca. Porte aperte dal primo luglio

Il 29 giugno confronto del direttore Polo Museale Casciu con i sindacati. All’ordine del giorno protocolli sanitari e di sicurezza, orari e percorsi

La Pinacoteca Nazionale riaprirà il primo luglio

La Pinacoteca Nazionale riaprirà il primo luglio

Siena, 27 giugno 2020 - Il primo luglio riaprirà la Pinacoteca Nazionale di Siena. In attesa di poter nuovamente ammirare la più importante collezione di dipinti su tavola a fondo oro del Trecento e Quattrocento senese e le altre importanti opere, lunedì 29 giugno, alle 14, conference call del direttore del Polo Museale della Toscana Stefano Casciu e dei rappresentanti dei lavoratori.

All’ordine del giorno, il confronto sulle sale del palazzo Buonsignori Brigidi che, almeno in questa fase iniziale, si potranno visitare; la sanificazione degli ambienti e la sicurezza; distanziamenti, ingressi e percorsi.

"Cioè, la verifica del rispetto delle condizioni per contenere il contagio da Covid 19 previste del Dpcm, dalle nuove disposizioni per le riaperture dei musei", anticipa Thomas Borromeo segretario Cgil Siena per la funzione pubblica e le funzioni centrali, cioè cultura e ministeri, che con gli altri esponenti sindacali parlerà con Casciu.

«Chiederemo e verificheremo che - continua Borromeo - la riapertura della Pinacoteca avvenga con il rispetto e il mantenimento dei protocolli sanitari. La responsabilità di organizzazione, prevenzione e protezione ricade sulle amministrazioni, con le quali confronto e rispetto hanno sempre consentito le migliori soluzioni. La tutela e la sicurezza dei lavoratori e dei visitatori sono condizioni prioritarie e interogabili".

Si parlerà degli itinerari e delle visite. "Dovremo decidere quali sale riaprire e con quali procedure, anche valutando la disponibilità e i turni del personale".

Trentotto dipendenti, competenti per le varie mansioni, la taskforce su cui può contare la Piancoteca. "Gli ambienti e i movimenti dei visitatori non devono causare assembramenti e devono essere rispettate le distanze tra persone". Un lavoro complesso. "Occorrerà verificare, secondo la presenza del personale nelle diverse fasce di apertura, come dovranno essere regolate le presenze dei visitatori, quante persone e con quale periodicità potranno entrare in Pinacoteca".

Si analizzeranno gli orari. "Prima del lockdown della Pinacoteca l’8 marzo, in un incontro con il Polo museale avevamo concordato le aperture della Pinacoteca, articolati nei giorni della settimana". Cioè, mattina, il lunedì, venerdì e sabato, con fasce dalle 8,15 alle 12,15 o dalle 9 alle 13; pomeriggio, dalle 13,15 alle 18,45, martedì, mercoledì e giovedì; due domeniche ogni mese dalle 9 alle 13.

"Si tratta di orari decisi prima dell’emergenza e, quindi, in una situazione diversa da quella attuale. Occorrerà valutare quali sono oggi le migliori possibilità". Fra le questioni, anque quella del direttore della Pinacoteca dopo che Cristina Gnoni Mavarelli ha lasciato il museo nazionale di Siena. "Un polo così importante deve avere il suo referente. Chiederemomo informazioni sugli aggiornamenti".