Resta l’imposta di soggiorno Ma il Comune cambia le regole

Il primo cittadino Bonechi: "Viene mantenuta per poter contare su risorse da investire sul territorio"

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La crisi da Covid-19 colpisce il turismo. E il Chianti dove l’eno-turismo è settore leader dell’economia soffre in maniera palese. Perciò la giunta di Castellina ha aggiunto un’ulteriore misura d’aiuto a quelle già ratificate dal sindaco Marcello Bonechi in consiglio comunale: imposta di soggiorno applicata con tariffe più basse e scadenze posticipate rispetto al nuovo regolamento che doveva entrare in vigore il primo gennaio scorso, poi agevolazioni su ‘Tari’, ‘Imu’ e ‘Cosap’, concessione di spazi pubblici gratuiti e supporto al centro commerciale naturale per rilanciare attività e attrattiva turistiche. Imposta di soggiorno: il Comune ha scelto di non applicare il nuovo regolamento sull’imposta di soggiorno. Per il 2020 è previsto il pagamento dell’imposta per i primi sette giorni di permanenza in agriturismo, case vacanze, abitazioni turistiche, residence e residenze d’epoca, mentre in albergo, campeggi, case per ferie, ostelli, affittacamere professionali e non, bed & breakfast e residenze d’epoca l’imposta sarà applicata fino a quattro giorni di permanenza. Inoltre, sono state riviste le scadenze dei pagamenti da parte delle strutture ricettive, con due rate a ottobre 2020 e gennaio 2021, anziché ottobre e novembre 2020. "L’imposta di soggiorno – spiega Bonechi – è stata mantenuta per poter contare su risorse, anche se minori, da investire sul territorio".

Andrea Ciappi