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Rebecca, cuore e piedi d’oro Impresa-maratona

La donna di Montepulciano, soprannominata ’Iron’, ha percorso 100 chilometri in poco più di 12 ore

Mai dire mai e porsi limiti. Ci sono storie belle che valgono la pena di essere raccontate perché profumano d’impresa e di coraggio. Come quella di Rebecca Stainko, 31 anni, un cuore enorme e due piedi d’oro. Non le dite che esiste qualcosa di impossibile perché farà di tutto per smentirvi. Insieme ad alcuni amici de "La Chianina Running" di Montepulciano Stazione (Marco Conti, Ugo Boncompagni, Fulvio Caldesi, Gianfranco Delfino, Roberto Martinelli, Lorenzo Bianchi) ha partecipato alla famosa "100 km del Passatore", ultramaratona da Firenze a Faenza, per molti la più bella che esista. Più che una gara è un viaggio, una sfida con se stessi, qualcosa che ti resta dentro per sempre. Rebecca ha concluso in crescendo in 12 ore e 41 minuti, con gli ultimi 12 km percorsi con l’ottimo passo di 5 cinque minuti e mezzo a chilometro. Sì, la prima donna di Montepulciano a realizzare questa impresa è lei. Si era sparsa voce che si fosse ritirata e quando "Iron", uno dei suoi soprannomi, lo ha saputo ha accelerato il passo, come i grandi campioni. E pensare che, come dice lei con la sua voce allegra e gentile, i medici le avevano detto che "il suo corpo non è fatto per correre". No, a quanto pare non è così e Rebecca con la sua precisione, la cura per i dettagli, i consigli del suo gruppo di amici corridori e degli esperti, ha riempito di gioia tutti. Stupito no, perché quando lei si mette una cosa in testa... "Ognuno ha i propri limiti ma sono limiti che ci imponiamo e dobbiamo superarli", spiega la giovane nata in Croazia ma trasferitasi nel territorio poliziano quando aveva tre anni. Un posto, Montepulciano, che ama follemente: Rebecca ha corso anche il Bravìo delle Botti, gara femminile. "Mi dicono che al Passatore sono arrivata ottava di categoria, ringrazio tutti i miei compagni di avventura. Mi ero iscritta senza dire niente a nessuno e per prepararmi ho fatto tre maratone tra cui la ColleMarathon con i suoi impegnativi saliscendi". Rebecca ha sognato la Maratona di New York nel 2020 ma fu annullata. Poteva stare ferma? La risposta è scontata. Si inventa una maratona in Valdichiana con il ricavato in favore del Meyer di Firenze, si allena per quella che è la sua prima maratona ma a Roma mentre corre "una bicicletta mi investe e mi rompo la cresta iliaca". Ma quella maratona "s’ha da fare" perché "se quei piccoli guerrieri lottano in reparto posso farlo pure io dopo l’incidente scendendo in pista". Rebecca recupera e il giorno del trentesimo compleanno taglia il traguardo della sua prima maratona. Un’altra perla di una ragazza che ha qualcosa di magico.

Luca Stefanucci