
Si tocca la spilla che luccica sulla sua giacca, raffigurante la bandiera della Palestina, Tomaso Montanari. Il rettore della Stranieri...
Si tocca la spilla che luccica sulla sua giacca, raffigurante la bandiera della Palestina, Tomaso Montanari. Il rettore della Stranieri lo fa, nel giorno in cui oltre 100 organizzazioni umanitarie hanno denunciato una ‘carestia di massa’ nella Striscia di Gaza, approvando con forza le parole rilasciate qualche giorno fa a La Stampa dall’arcivescovo di Siena-Colle Val d’Elsa e Montalcino, Augusto Paolo Lojudice, ("Siamo oltre la follia, è all’opera il male più sfrenato e senza logica. L’uccisione di bambini in fila per un pugno di riso grida giustizia a Dio").
"Ho molto apprezzato l’intervista – ha dichiarato Montanari – l’ho trovata molto coraggiosa e vera, l’ho trovata la lingua del vangelo, che è ‘sì sì, no no’: siamo molto fortunati ad avere a Siena il cardinale Lojudice, gli sono personalmente molto grato. Io non amo molto le bandiere, perché rappresentano i nazionalismi, ma porto con me quella della Palestina: in questo momento se siamo umani siamo palestinesi, quello che sta succedendo a Gaza è un genocidio." "Nello statuto della nostra Università – prosegue il rettore – c’è scritto che noi dovremmo contribuire a costruire una convivenza pacifica tra i popoli attraverso la conoscenza reciproca. Ed è quello che facciamo: può sembrare poco, una piccola cosa rispetto a quello che sta accadendo, ma credo che sia la via più duratura per evitare che gli umani continuino a scannarsi. Dovremmo vederci come esseri umani, esattamente quello che noi occidentali non riusciamo a fare con Gaza. Sembrano diversi da noi, se li sentissimo come noi, dovremmo insorgere di fronte a quello che stanno facendo gli altri".
A.G.