Protocollo Whirlpool, gli scanner ai tornelli

Le regole per lo stabilimento della multinazionale spiegate da Barbara Kagan e Filippo Villa, responsabile di sede e delle risorse umane

di Pino Di Blasio

Siti Gsk a parte, ma essendo un’azienda farmaceutica il problema dovrebbe essere minore, è la Whirlpool la fabbrica con il maggior numero di dipendenti nel bacino senese, chiamata a risolvere il dilemma del green pass. Nel senso di trovare gli accorgimenti tecnici e le misure aziendali per rispettare i dettami dell’ultimo decreto legge.

"Il sito produttivo di Siena della Whirlpool - scrivono la responsabile dello stabilimento Barbara Kagan e il manager delle risorse umane Filippo Villa nelle linee guida dettate dalla multinazionale - unico sito in Europa, Medio Oriente e Africa che produce congelatori orizzontali, è pronto per la gestione degli ingressi dei lavoratori, in vista dell’entrata in vigore delle nuove misure. Dal 15 ottobre si entrerà in azienda solo con la certificazione verde Covid 19".

Filippo Villa spiega meglio le misure. "In corrispondenza dei tornelli agli ingressi dello stabilimento, agli attuali termo scanner che misurano la temperatura dei dipendenti che entrano, sarà aggiunto un lettore per il Qr Code presente sui green pass. Il tornello si apre solo se il certificato è valido. Abbiamo anche intensificato il personale di controllo in portineria e nei servizi di sorveglianza. Che effettuerà poi i controlli a campione per verificare la corrispondenza tra il nominativo nel green pass e il badge del dipendente".

Se tutti i 300 e passa dipendenti fissi della Whirlpool a Siena più i 50 interinali fossero in regola, ogni problema sarebbe risolto all’ingresso. Nelle linee guida c’è anche il caso contrario: "Tutti i dipendenti che saranno sprovvisti di green pass valido - aggiunge Villa - non potranno accedere in azienda e saranno considerati assenti ingiustificati, con conseguente sospensione della retribuzione. Visto che l’azienda non può conservare i dati sensibili dei dipendenti, i controlli a campione saranno effettuati con modalità imparziali. Non si può verificare il singolo dipendente, si può procedere per categorie di appartenenza o per turni, controllare chi lavora al mattino o la sera per evitare discriminazioni".

Anche sulle sanzioni, i responsabili della Whirlpool procedono con cautela. "L’assenza ingiustificata porta con sé la sospensione della retribuzione, ma nessuna sanzione aggiuntiva. In pratica le aziende possono organizzarsi con dipendenti interinali per sopperire a fabbisogni di personale. Abbiamo predisposto un piano di comunicazione dettagliato per spiegare a tutti i dipendenti le misure normative e le procedure logistiche che saranno adottate in questa fase. Il nostro protocollo è in linea con le disposizioni di legge e anche con la filosofia delle norme per contrastare la diffusione del Covid. Chiaro che il banco di prova sarà il 15 ottobre, non possiamo sapere oggi quanti sono i dipendenti non vaccinati".

Le regole sul green pass per entrare al lavoro arrivano in un un momento particolarmente propizio per il sito senese di Whirlpool. Barbara Kagan, la responsabile dello stabilimento, dà i numeri del successo. "Andremo a chiudere quest’anno con circa 600mila pezzi prodotti, il doppio degli anni preCovid. La pandemia ha cambiato le abitudini dei consumatori, conservano più cibo in casa e la domanda di congelatori è cresciuta. Siamo riusciti ad entrare anche nel mercato del Nord America, con commesse di clienti importanti per 70mila congelatori grandi, da 250 a 450 litri. Auspichiamo nuovi record per il 2022, per noi l’America è un mercato nuovo. Ma è presto per dire - conclude la Kagan - se questo genererà nuove assunzioni. Potrebbe ripetersi la situazione dell’anno scorso, con 70 dipendenti stagionali".