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Processo per estetista Iniezioni per eliminare il grasso causano buchi nei glutei e nell’addome

Testimonianze in tribunale: "La donna aveva dolore da seduta". La titolare del centro di bellezza è accusata anche di esercizio. abusivo della professione medica: quei trattamenti solo da dottori .

Processo per estetista Iniezioni per eliminare il grasso causano buchi nei glutei e nell’addome

di Laura Valdesi

SIENA

"La donna venne da me nel dicembre 2020 per una visita, sono specializzata in chirurgia plastica e ricostruttiva. Era andata in un centro estetico, mi raccontò, per chiedere un miglioramento dell’adiposità sui glutei e sull’addome. La sostanza usata, secondo quanto riferito dalla signora, è ad esclusivo uso medico", ricostruisce la dottoressa testimone nel processo per lesioni ed esercizio abusivo della professione medica nei confronti di una 56enne di Poggibonsi, titolare appunto di un centro estetico. "Erano ben visibili delle chiazze scure diffuse in più punti – prosegue la specialista –; rilevai una sorta di avvallamenti della cute. Si erano creati dei ’buchi’ intervallati da tessuto sano". Sottolinea inoltre che la sostanza impiegata deve essere infiltrata in profondità in maniera che non rimanga nella parte superiore e più superficiale. Il danno provocato, insomma, sarebbe conseguenza del non corretto uso della sostanza. Secondo quanto riscontrato dalle indagini del pm Silvia Benetti, si trattava di fostaditidilcolina, che contrasta inestetismi di cellulite e grasso localizzato. "Alla luce dell’accaduto i margini che torni come prima sono minimi", risponde la specialista.

Subito dopo è il medico legale, consulente della parte civile (non presente in aula e assistita dall’avvocato Stefano Cipriani) ad aggiungere che la donna aveva accusato febbre alta, dolore ai glutei e all’addome. "C’era un processo infettivo locale, il medico ha infatti prescritto cortisone e antibiotico". Aggiungendo che quando aveva visto la paziente erano passati due anni dalle iniezioni sottocutanee e si presentavano ’irregolarità’ della cute. Una sorta di ’crateri’ sui glutei appunto e in misura minore sull’addome. Esito permanente del danno che la cliente del centro estetico ha subito. Si parla infatti di lesioni con durata superiore a 40 giorni per la procura. Con l’aggravante dell’aver commesso il fatto esercitando abusivamente la professione medica. Perché solo chi aveva conseguito una laurea poteva effettuare quei trattamenti. "Fiale iniettabili che erano state trovate nell’esercizio commerciale – ha confermato una farmacista che aveva affiancato le forze dell’ordine negli accertamenti –, quelle erano chiuse e intatte".

Nell’udienza davanti al giudice Francesco Cerretelli, oltre ai testimoni, è stata sentita anche l’estetista imputata, difesa dall’avvocato Giuseppe Stefanucci. Che non ha certo negato il danno, rivendicando tuttavia di non aver effettuato delle iniezioni usando piuttosto un macchinario seguendo un protocollo specifico, dopo aver seguito corsi professionali. Difficile dire se quanto accaduto sia legato ad una reazione allergica, la linea della difesa, oppure ad una mancanza da parte della titolare del centro estetico. La sentenza arriverà la prossima udienza.