
di Eleonora Rosi
Al via i saldi estivi. Ieri sulle vetrine dei negozi, di Siena e di tutta la Toscana, sono apparse grandi insegne rosse, che annunciano sconti anche oltre il 50 percento. Ma sotto tanta enfasi si nasconde talvolta lo scontento degli esercenti. "I saldi son partiti a rilento – ha detto Camilla Cieletti del negozio Mori -, probabilmente anche l’inizio infrasettimanale e le temperature non hanno aiutato, ma il primo giorno di saldi un maggiore afflusso c’è sempre stato. Questa volta no".
Storia diversa per Carpisa: "Dal momento in cui abbiamo aperto c’è stato un maggiore afflusso– ha detto Ilaria Scemuni -. Siamo entusiaste, speriamo di fare di più rispetto alle altre stagioni, normalmente funziona così". Se c’è una cosa su cui i negozianti sono quasi tutti d’accordo è la critica alla scansione periodica dei saldi durante l’anno. "Sono iniziati un po’ presto, la stagione è in partenza - ha detto Pierluigi Accordi di Accordi Abbigliamento -. I saldi sono un’istituzione finita, possono servire a qualche grande catena e a pochi altri".
D’accordo anche Marilena Del Proposto, proprietaria di Shibuya: "I saldi li dovrebbero fare, eventualmente, com’era una volta, cioè a partire dalla fine di agosto e a febbraio-marzo quelli invernali". Il problema, per la maggior parte dei commercianti, sta nel fatto che i saldi iniziano troppo presto rispetto ai tempi di vendita.
"La stagione per noi è iniziata a fine maggio, e la stessa cosa è valsa per i saldi invernali: abbiamo avuto caldo fino a novembre e i piumini sono rimasti invenduti fino a dicembre, per poi essere venduti a saldo in gennaio – ha spiegato Ilaria Settanni, del negozio IDo -. Serve un adattamento nazionale: possiamo immaginare che da qui ad ottobre continuerà a fare caldo e noi venderemo il corto, ma scontato".
Sembra un coro univoco quello degli esercenti del centro storico senese: "I saldi dovrebbero iniziare a fine stagione, dato che ha piovuto praticamente per un mese ad oggi mettere a saldo dei sandali è più una rimessa che un guadagno – ha detto Cieletti -. A fine stagione possono aiutare a liquidare quello che c’è nei magazzini". Fanno discutere molto anche le promozioni attive tutto l’anno: "Fino a qualche anno fa c’era un maggiore flusso in occasione dei saldi, mentre oggi tutti fanno delle promozioni non pubblicizzate già da prima, i negozi sono sempre in promozione – ha detto Settanni -. I clienti non aspettano più i saldi, il black Friday o le promozioni per comprare. Non è affatto positivo, perché sono i colossi a lavorare su promo continue".