REDAZIONE SIENA

Prevenzione usura, cambio al vertice della Fondazione

Lelio Grossi lascia la presidenza dopo 19 anni. Al suo posto Francesco Pulitini. "Finora proposti finanziamenti assistiti per 192,7 milioni"

Nei giorni scorsi si è dimesso Lelio Grossi, presidente storico della Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura da lui creata nel 2004 nell’ambito della Misericordia di Siena e che ha guidato fino a oggi. La decisione è maturata dal convincimento che era necessario un cambiamento nella guida della Fondazione per assicurare la dinamicità direzionale di cui la stessa necessita. Al suo posto è stato nominato dal Magistrato della Misericordia di Siena, Francesco Pulitini, senese, già preside della Facoltà di Economia e Banca dell’Università degli Studi di Siena. Oggi in pensione, Pulitini è stato anche presidente della Banca Cassa di Risparmio di Prato e della Banca Prossima del Gruppo Mps. "La Fondazione toscana per la prevenzione dell’usura – spiegano dall’ente – si fa interprete della società civile nel ringraziare Lelio Grossi per la sua sensibilità e per aver messo a disposizione della comunità le sue qualità e le sue conoscenze professionali con un impegno giornaliero per così tanti anni.

Nel 2018, inoltre, la città di Siena ha voluto riconoscere l’alto valore sociale dell’impegno di Lelio Grossi con l’assegnazione da parte del ‘Concistoro del Mangia’, della medaglia d’oro di riconoscenza civica". Il lavoro di Grossi rivive anche nei numeri collezionati dalla Fondazione, organismo di puro volontariato che rilascia garanzie alle banche senza richiedere commissioni o recupero spese utilizzando fondi concessi dal ministero dell’Economia e delle Finanze, dalla Regione toscana e dalla Fondazione Mps. Con i suoi 45 centri di ascolto e i suoi 152 volontari, è la più attiva d’Italia e si distingue per la sua gestione virtuosa. Dall’inizio della sua attività, infatti, la Fondazione ha proposto alle banche finanziamenti assistiti dalla propria garanzia per 192,7 milioni di euro, di cui le banche ne hanno erogati finora 122 milioni, consentendo così ad alcune migliaia di cittadini e di famiglie toscane di ricostituire un equilibrio finanziario e di riacquistare la tranquillità che avevano perduto.

In particolare, 1.151 famiglie hanno evitato che la loro casa fosse venduta all’asta o cadesse nelle mani di profittatori o usurai. Oggi la Fondazione dispone di fondi di garanzia per circa 20 milioni di euro, che consentono larghe possibilità di interventi in favore dei cittadini toscani in difficoltà finanziarie. Grazie alla sua azione viene agevolata così, la concessione di finanziamenti o mutui alle persone e famiglie che non riescono a ottenere il credito bancario ordinario destinato all’estinzione di passività pregresse o a fronteggiare spese straordinarie o necessarie.