In fila, distanti e ordinati ad aspettare il turno ieri per entrare alla Certosa di Pontignano che la Delegazione Fai di Siena ha scelto per le ‘Giornate Fai all’aperto’. E dopo il successo della prima giornata si replica oggi quando, sempre grazie alla disponibilità e all’accoglienza di Carthusia Pontignani Place of Charme Hotel&Resort, si possono ancora visitare gli affascinanti giardini e chiostri. "Il visitatore, grazie al lavoro dei nostri volontari e delle guide abilitate, è accompagnato alla scoperta della bellezza naturalistica e architettonica di questo importante luogo", dice Donatella Capresi, capo delegazione Fai Siena, oltre mille soci.
Anche oggi, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza, alla Certosa di Pontignano, nel Comune di Castelnuovo Berardenga, sul confine con il capoluogo, due turni di dieci persone di visita la mattina, 10,30-11,30 11,30-12,30; e quattro nel pomeriggio: 15,30-16,30 16,30-17,30 17,30-18,30 18,30-19,30. E se la regola era quella della prenotazione, per consentire, continua Capresi, "l’organizzazione delle visite rispettando il distanziamento e le disposizioni, in ogni caso, l’articolazione consente di accogliere nuovi visitatori".
C’è di nuovo voglia di approfittare, ‘protetti’, di luoghi belli, di eventi e occasioni. E il consenso per le ‘Giornate Fai all’aperto’ dimostra la sensibilità culturale di una città che risponde a questi inviti. "Cancellate quest’anno, conseguenza delle misure per l’epidemia, le ‘Giornate Fai di primavera’, il Fai nazionale ha chiesto alle delegazioni locali di individuare spazi all’aperto dove arte e natura si incontrano. Ambienti dove è stato possibile, rispettando il necessario distanziamento ed organizzando delle visite guidate, organizzare il nostro evento. Un’esperienza piacevole, tanto più attesa dopo l’isolamento. Un’iniezione di ottimismo e di ritorno progressivo alla normalità, promuovendo la cultura e valorizzando il nostro scenario".
La scelta è caduta sulla Certosa di Pontignano, continua Capresi, "soprattutto per i suoi giardini antistanti la villa che, assieme ai chiostri, rendono particolare la visita". Rispecchiano i canoni tradizionali di un giardino all’italiana rinascimentale, ma con altre influenze tipiche. E con una varietà di piante che aumentano la sua attrattiva: ci sono anche i limoni, una magnolia centenaria; l’orto botanico, vincolato dalle Belle Arti, tipiche piante del Chianti, alberi da frutto e piante aromatiche.
Le Giornate Fai oltre a essere un momento di incontro con la comunità, sono anche un’ occasione di condivisione. degli obiettivi e della missione. "La nostra missione è anche quella di avvicinare i cittadini, valorizzando il patrimonio naturale e artistico. Vogliamo promuovere la bellezza di luoghi privati sconosciuti e di altri pubblici, alcuni dei quali hanno trovato un riutilizzo, altri ne sono ancora in attesa, creando valore aggiunto anche per il territorio".
Antonella Leoncini