
‘Voi cittadini mi chiamaste Ciacco: per la dannosa colpa de la gola, ...’: . Dario Cecchini, il macellaio poeta del Chianti, dal suo punto di vista, giustifica questo personaggio che si presenta a Dante e Virgilio nel VI Canto perché "in Toscana - ha detto - come si fa a non essere golosi delle nostre cose buone". Cecchini, un’icona nata e cresciuta a Panzano che ha fatto della bistecca alla fiorentina la sua bandiera che ha portato celebrità ed altro alla sua macelleria, questa sera alle 21 salirà sul palcoscenico virtuale del Politeama: racconterà Dante Alighieri a 700 anni dalla morte.
Se il New York Times ti eleva a ‘macellaio più famoso del mondo’, Netflix ti dedica una puntata di Chef’s Table, la serie dei cuochi più importanti della terra dove oltretutto sei l’unico non chef, puoi anche pensare di avere certe credenziali per ricordare il padre della lingua italiana. Cecchini offre, comunque, una versione autentica e popolare; ricorda Dante con il suo stile fuori dai canoni classici, vicino alla tradizione toscana, quella dei ‘contadini – cantori’ .
Cecchini al Politeama si prende un’ulteriore concessione: nell’inferno dal Canto VI, quello dei golosi, scivola nel Canto V dei lussuriosi, e recita ‘ braccio la vicenda di Paolo e Francesca.
"Mi ispiro - continua - ai nostri contadini che sapevano la Divina Commedia a memoria e si sfidavano improvvisando versi in ottava rima. Noi toscani siamo nati con la poesia nel sangue". II macellaio poeta di Panzano non si è fermato all’improvvisazione e ha fondato l’Accademia dei Poeti in Volgare, nata in una trattoria a Strada in Chianti. "Recitavamo i canti della Divina Commedia a memoria – spiega -. Il metodo era quello di riprendere da dove l’altro si interrompeva. Chi sbagliava, aveva perso. Oggi, però, siamo rimasti in pochi a recitare a memoria la Divina Commedia". E intanto l’audience di Cecchini, personaggio del piccolo schermo dagli anni Novanta, è cresciuta; merito anche, nei periodi del morbo della Mucca pazza, del funerale della bistecca a Panzano dove arrivarono giornalisti da tutto il mondo.
Lo spettacolo avrà un epilogo: le ‘Commedie apocrife’, rivisitazioni in chiave comica di Dario e Alberto Severi. E avrà anche un seguito. Cecchini ha iniziato a cimentarsi, in stile popolare, pure con l’Amleto. Dante era toscanao e, quindi. la bistecca alla fiorentina può andare bene; altra patria quella del Bardo: sarà interessante scoprire il nuovo incontro (www.politeama.info, ili Fb e Instagram).
Antonella Leoncini