
di Marco Brogi
Autobus elettrici Poggibonsi - Firenze ogni 15 minuti. Un progetto ambizioso promosso dalla Città Metropolitana di Firenze con due obiettivi: migliorare i collegamenti tra le due città e ridurre l’inquinamento atmosferico. Progetto che ha trovato subito terreno fertile nell’amministrazione comunale e che prevede anche la realizzazione di una fermata capolinea a Poggibonsi in corrispondenza della stazione ferroviaria con banchine, attraversamenti pedonali semaforizzati, infomobilità, punto di ricarica mezzi e sistemazione del parcheggio nell’area ex-scalo merci. "La Città Metropolitana sta lavorando ad un sistema di trasporto pubblico su gomma totalmente ecologico – spiega il sindaco David Bussagli - Una progettualità che riguarda anche la connessione con direttrici importanti, anche verso Poggibonsi, in grado di alleggerire la presenza dei mezzi privati sui corridoi interessati. La fase è ancora quella delle valutazioni e degli studi di fattibilità, ma si tratta di una bella opportunità per il nostro territorio che siamo e saremo pronti ad accompagnare". Sulla linea di TPL su gomma entrerà in funzione una flotta di bus elettrici che collegherà Firenze (zona viale Guidoni – scambio intermodale con tramvia) con la ValdipesaValdelsa e avrà capolinea Poggibonsi. "Il nostro documento di fattibilità relativo alla riqualificazione dell’area dell’ex scalo merci è già inserito nel progetto di Tpl della Città Metropolitana – aggiunge il sindaco – L’interlocuzione è già avviata, proprio al fine di valutare e coordinare le progettazioni avviate dai diversi Enti". In tal senso infatti è già stata indetta la Conferenza di Servizi preliminare per il progetto di fattibilità tecnico economica per la realizzazione della linea di BRT direttrice Poggibonsi-Firenze. "Parliamo di un sistema di bus completamente elettrici con collegamenti frequenti a servizio di una vasta area – conclude Bussagli- Una progettualità utile a sviluppare un percorso che appartiene a tanti territori volto a promuovere forme di mobilità alternative e modalità di spostamento in grado di migliorare il servizio sotto tanti aspetti e anche sotto quello della vivibilità dei territori. Un tema centrale che passa anche dall’integrazione fra territori". Un progetto partito con il piede giusto, ma il traguardo non è proprio dietro l’angolo.