REDAZIONE SIENA

Pizzaiolo ucciso da una dose fatale. Condannati due giovanissimi. Quattro anni e mezzo più la multa

Il giudice Solivetti Flacchi ha inflitto una pena più elevata di quella chiesta dal pubblico ministero

L’inchiesta era stata condotta dai carabinieri (foto d’archivio)

L’inchiesta era stata condotta dai carabinieri (foto d’archivio)

di Laura Valdesi

Eroina fatale ad un giovane pizzaiolo, sono stati condannati due 23enni da cui avrebbe ricevuto la dose che ha stroncato la vita, nel maggio 2021, ad un 28enne molto conosciuto anche nella nostra città dove aveva lavorato in vari locali. Il pubblico ministero Rossini nell’udienza del 28 marzo scorso aveva chiesto la condanna a 4 anni e tre mesi e, per uno solo dei due al quale venivano contestati diversi piccoli episodi di spaccio, anche a 9 mesi per tale reato. Il giudice Alessandro Maria Solivetti Flacchi ieri ha ritoccato in alto la pena. Entrambi gli imputati hanno avuto 4 anni e mezzo, più il pagamento di 17mila euro di multa. Per uno soltanto, sono stati inflitti 6 mesi e 3 mila euro di multa con la revoca della sospensione condizionale della pena. Fra novanta giorni le motivazioni della sentenza che potrebbe essere appellata.

Una vicenda finita in tragedia, quando il pizzaiolo venne trovato senza vita all’interno della sua abitazione. E che accende i riflettori su uno degli abusi compiuti più di frequente dai giovanissimi, anche della nostra provincia. Come hanno dimostrato altre inchieste, anche più recenti, in città esiste un giro consistente di spaccio, di droghe leggere ma anche cocaina, poiché la domanda è elevata. E dunque il mercato fiorente. Altri clienti, invece, si recano ad acquistarla nei boschi dove ormai si sono accampati i pusher per evitare di dare troppo nell’occhio.

Nel caso del 28enne stroncato da una dose di eroina, così aveva accertato l’autopsia, pagata 50 euro tutto si era svolto nell’ambito di un giro di conoscenti. Non era la prima volta, secondo quanto emerso nella ricostruzione in aula, che la vittima si rivolgeva al pusher per piccole cessioni, fra il novembre 2020 e il maggio 2021. Sborsava a volte 30, altre 50 euro. Finché il. suo cuore non aveva retto. Toccanti le testimonianze di ex colleghi e amici del 28enne. Ad uno di loro, con cui aveva lavorato per qualche anno facendo però il cameriere, una volta aveva detto ’stasera mi diverto, domani non so se mi risveglio’.