REDAZIONE SIENA

"Più contagi, ma alberghi sanitari semivuoti"

Il gruppo consiliare di Forza Italia tuona: "Gli addetti al contact tracing e i medici di base scoraggiano l’utilizzo di queste strutture"

Hotel Porta Romana

"Gli addetti al contact tracing e i medici di medicina generale dissuadono chi è positivo al Covid, ma non necessita di cure ospedaliere, dall’utilizzo degli alberghi sanitari". Interrogazione urgente del gruppo consigliare di Forza Italia, che ha sottolineato attraverso il consigliere Orazio Peluso: "Sono innumerevoli le segnalazioni sull’impiego di tali strutture nel nostro territorio e la loro funzione di “isolare” coloro che sono positivi al Covid-19 soprattutto all’interno del nucleo familiare evitando la condivisioni di spazi domiciliari spesso ristretti e, di conseguenza, il contagio di altri soggetti. Abbiamo quindi saputo che che gli addetti al contact tracing e i medici di medicina generale, che dovrebbero incentivare l’utilizzo degli alberghi sanitari, non propongono tale soluzione, ma al contrario cercano di dissuadere dal praticarla".

Questo, secondo gli azzurri, "ha portato a un’occupazione minima delle strutture nonostante l’incremento di casi nella zona senese". Peluso ha quindi domandato al sindaco, "visto l’arrivo di varianti che preoccupano, se abbia avuto contezza da parte dell’Asl Toscana Sud Est della programmazione e della gestione del servizio di attivazione dei posti in tali strutture e, pertanto, se ritenga che la risposta messa in campo dall’Azienda sia idonea al crescente bisogno di adeguato isolamento".

L’assessore alla Sanità Francesca Appolloni ha specificato che che "il totale di posti disponibili nel territorio comunale è di 106 e il tasso di occupazione, nel periodo novembre 2020-gennaio 2021, è del 22,4%, a fronte di un tasso ancora più basso nell’area vasta dell’Asl sud est, per un costo a carico dell’Azienda sanitaria di 813mila euro".

La questione è stata monitorata dall’assessore attraverso uno scambio di corrispondenza con l’Asl dallo scorso ottobre: "L’Asl mi aveva comunicato che sia i posti letto della clinica Rugani sia quelli degli alberghi sanitari erano a pieno funzionamento". A novembre, alla richiesta dell’assessore di un aggiornamento, "la direzione sanitaria ha risposto in modo generico". Ma la Appolloni non si è arresa e lo scorso 19 febbraio ha chiesto ancora informazioni sullo scarso utilizzo degli alberghi sanitari e le sinergie con i medici di medicina generale per utilizzare il servizio: "La direzione Asl ha risposto che vengono applicate formali indicazioni che prevedono di proporre sistematicamente al ‘caso’ l’opzione dell’isolamento fiduciario in albergo sanitario, cercando anche di forzare la scelta. L’Azienda ha anche implementato l’offerta delle strutture ricettive idonee per facilitare la scelta dei cittadini, ma sottolinea che la decisione ultima rimane sempre in capo al paziente".

Cristina Belvedere