REDAZIONE SIENA

Addio a Maria Teresa Fabbri: "Voce attenta della città"

Don Acampa: "Donna con una profonda umanità. L’eredità che ci lascia". L’abbraccio della sua Selva. Nell’oratorio anche l’ex sindaco Cenni .

Don Acampa: "Donna con una profonda umanità. L’eredità che ci lascia". L’abbraccio della sua Selva. Nell’oratorio anche l’ex sindaco Cenni .

Don Acampa: "Donna con una profonda umanità. L’eredità che ci lascia". L’abbraccio della sua Selva. Nell’oratorio anche l’ex sindaco Cenni .

"L’eleganza di essere stata parte viva di una comunità senza proclami". Così il vicario generale della Selva ha descritto Maria Teresa Fabbri, ex docente del Liceo Piccolomini, aveva fatto anche i corsi estivi all’Università per stranieri, per dieci anni assessore del Comune di Siena, che ha perso la vita il 14 maggio scorso nell’incidente avvenuto sulla Tangenziale. Tamponata da un furgone mentre si era fermata, accostando con le quattro frecce accese, per via dell’auto in panne. Fabbri incarnava l’eleganza della semplicità che c’è stata anche ieri per l’ultimo addio nell’oratorio della Selva di cui il padre era stato priore vittorioso. "Non fate applausi, mamma non li riteneva opportuni", l’invito della figlia commossa dopo aver tratteggiato una vita per la famiglia quando era rimasta vedova ancora molto giovane dove il lavoro era per lei espressione di libertà ed autonomia. "Orgogliosa quando un tuo allievo ti riconosceva e salutava", ancora le parole della figlia. Nell’oratorio di Vallepiatta, fra gli altri, anche l’ex sindaco Maurizio Cenni e l’ex assessore Fabio Minuti, il priore dell’Aquila Gabriele Fattorini, la Contrada a cui appartiene una delle due figlie. Soprattutto persone che le erano sinceramente vicine. "Il primo incontro con lei lo ebbi da giovane sacerdote – ha detto don Antonio Acampa celebrando la messa –, come ti è sembrata mi chiesero. ’Una brava donna’, risposi. Che non era un diminuirla quanto il sottolineare una persona con una profonda umanità, neppure troppo politica. Un’eredità che ci lascia". "Voce seria e attenta della città – dice il vicario generale – , siamo grati per averci scelti, per la sua idea alta di appartenere a qualcosa senza possederla. Una persona che non passa". Che è uscita di scena con eleganza, come aveva vissuto, prima dell’ultimo viaggio verso il cimitero della Misericordia.

La.Valde.