REDAZIONE SIENA

Piove ma tutti al galoppo. Van impantanati

Tittia arriva in groppa ad Abbasantesa perchè il camioncino è finito nel fango. Monta con Scompiglio nell’ultima batteria. Bene Zio Frac

Piove ma tutti al galoppo. Van impantanati

di Laura Valdesi

SIENA

Che tormentone ieri la pioggia. Decine di telefonate fra addetti ai lavori, operai e Comune, poi la scelta: si corre. Era andata bene fino al primissimo pomeriggio, mentre su Siena si abbatteva un violento temporale il sole sembrava aver protetto la pista per preparare i cavalli. Le (penultime) sette batterie di addestramento prima delle quattro finali di venerdì 9 con cui si chiuderà il capitolo Protocollo equino. Il Palio è alle porte, si sente il suo profumo. Si avverte elettricità nell’aria. Quando la prima batteria ha visto uscire un cavallo che aveva preso un colpo al canape, ancora gli ombrelli non c’erano. Sorrisi, meno gente del solito perché come dice Marcello Roti "ci vuole una grandissima passione per sfidare anche il maltempo". Ma tutto liscio come l’olio. Poi, piano piano, ecco i fulmini in lontananza e i tuoni. Le prime gocce, sempre più insistenti. Sono in pista i cavalli della seconda batteria, Scompiglio sulla grigia Boera urla al nipote Niccolò Francesconi di affiancarsi e lavorare insieme. Su Astoriux c’è Brigante, scorre via bene. Ma piove a tratti. Si comincia a temere il peggio e il cielo diventa di piombo quando girano i cavalli della terza batteria. Sono tutti prudenti, nessuno esagera anche se il piede pesante sull’acceleratore qualcuno ce l’avrebbe. Gira forte Bellocchio su Zio Frac, che sarà di sicuro fra i 10. Poi inizia il tormentone: piove. Che fare? Continuare oppure andarsene? Il fango aumenta, i van che riportano via i cavalli iniziano ad arrancare e scivolare. Qualche fantino capisce che le altre batterie non si faranno e lascia Mociano. Vedi Bighino che poi è costretto a tornare indietro di corsa. "No, no venerdì io non torno. Siamo qui e si continua a montare anche se piove", insiste con gli addetti del Comune Scompiglio. Gli fa eco Milani, Carburo è più possibilista. I fantini tentano di forzare, entrano in scena i veterinari che parlano con il responsabile dell’Ufficio Palio. Piove forte ma la decisione è presa: puntiamo sul canape e su un giro senza esagerare. Ma si va avanti. Così pochi stoici, in realtà divertiti dalla situazione, sfidano il maltempo. Via con la quarta batteria, con Arestetulesu in evidenza e osservato speciale, si fa vedere nella sesta Criptha montato da Turbine. Mancano i cavalli di Tittia così Milani anticipa con il suo Carontes. Ma ecco arrivare Giovanni Atzeni in groppa ad Abbasantesa. "Per evitare un altro mezzo ho accostato verso il campo e sono rimasto impantanato", dice sorridendo. Con lui c’è Stefano Piras su Viso d’Angelo mentre Michel Putzu è rimasto bloccato nel traffico impazzito per la pioggia. In pista, nell’ultima batteria, galoppano insieme Tittia e Scompiglio su Zeuri. Anche Mula si fa vedere con Bim Bum bam. Ma ora c’è da uscire da Mociano, qui vengono i dolori. Un van deve essere portato fino alla strada con il trattore, altri vengono spinti da più persone e quello di Milani fa una lunghissima manovra a marcia indietro prima di riuscire a farcela. Il bello della diretta. Protocollo equino alle battute finali e, tanto per restare in tema, Milani si lancia: "Bisogna rivederlo dalla a alla z. Cosa in particolare? Serve elasticità, perché i cavalli sono atleti e non motorini che metti in moto e vai. Serve elasticità nella gestione".