
La nuova audioguida
La Pinacoteca Nazionale di Siena è pronta ad accogliere tutti con le nuove audioguide, presentate ieri. File audio, cui è possibile accedere dal proprio smartphone attraverso dei Qr code, che accompagnano i visitatori in italiano, inglese, francese e, per adesso in forma testuale ma presto anche in audio, in spagnolo. "Siamo un museo in cammino – ha detto Annalisa Giovani, funzionaria per la comunicazione e promozione e responsabile mediazione e servizi educativi – e attraverso questa guida è possibile seguire questa sua narrazione dell’arte senese". Non solo un commento alle opere esposte, ma più in generale un apporto audio che rende la visita alla Pinacoteca un’esperienza più completa, con la spiegazione del percorso e dell’allestimento e anche con file musicali ispirati alle opere, che rendono il tutto ancora più immersivo. La Pinacoteca, del resto, ha fatto proprio del dialogo tra le arti e i linguaggi artistici un elemento caratterizzante, come hanno dimostrato in questi anni i momenti dedicati proprio alle musica e anche alla danza, che hanno contribuito a creare nuovo interesse e nuova partecipazione. Lo dimostrano i numeri del ‘Report 2024’, il primo documento di questo tipo, una sorta di ‘numero zero’ che raccoglie non solo lo scorso anno ma anche un ‘riassunto’ dei due precedenti, ovvero il primo periodo della nuova Pinacoteca nata dall’autonomia e guidata dalla direzione di Axel Hémery. Trentaduemila visitatori in un anno, un numero che ha rappresentato un incremento del 90 per cento rispetto al passato. E poi le nuove acquisizioni e le nuove collaborazioni che hanno reso la Pinacoteca non solo un museo inteso come luogo di conservazione ma anche come luogo di incontro e condivisione. "Ci siamo posti la domanda di chi siamo e dove vogliamo andare – ha detto Hémery, presentando il documento – e per rispondere abbiamo deciso di riprendere tutto quanto quello fatto in questi tre anni di autonomia. Una consapevolezza condivisa tra di noi adesso offerta anche all’esterno".
"Restituire concretezza dell’impegno interno – ha sottolineato Elisa Bruttini, funzionaria storica dell’arte, che ha curato il lavoro – rispetto alle aspettative e ai finanziamenti che ci arrivano dal Ministero. Il museo si mette in gioco, a disposizione, con questa pubblicazione utile per costruire le prossime linee guida".
Riccardo Bruni