
Piazza del Campo Palazzo storico ingabbiato per lavori di restauro
E’ comparso l’altro ieri in piazza del Campo un cantiere edile, compreso di ponteggio e area di servizio ai lavori: a finire sotto i ferri è il nobile palazzo Pannocchieschi D’Elci. E’ il patrimonio immobiliare senese che va in manutenzione, si rifà il look, ma che rischia di ’impattare’ con la bella stagione, quella del turismo, e soprattutto con lo svolgimento dei due Palii.
La pratica dei lavori, con comunicazione al Comune e alla Soprintendenza, risale a due anni fa, al 2021, ma solo ora è stato aperto il cantiere: le opere edili riguardano il rifacimento del tetto e manutenzione agli elementi lapidei. E’ lo stesso comandante della Polizia municipale, Marco Manganelli, ad aver firmato la concessione e autorizzazione del cantiere, che dovrebbe comunque terminare entro il 10 giugno. O perlomeno dovrebbe lasciare ’libera’ l’area di suolo pubblico della piazza, limitando il ponteggio nella parte alta, sopra la balconata.
A Siena c’è del resto un’ordinanza del sindaco che prevede lo smontaggio di impalcature e ponteggi vari in tutto il centro storico entro il 15 giugno, in modo da lasciare vie e piazze libere per il passaggio di cavalli e contradaioli e per lo svolgimento in sicurezza della Festa.
E qui finiscono le certezze burocratiche: gli addetti ai lavoro infatti sono convinti che l’intervento possa andare avanti fino a settembre prossimo.
Il cantiere è importante e i lavori consistenti, visto che riguardano il nobile palazzo D’Elci, un gruppo di tre edifici con struttura muraria in mattoni faccia vista: già dei Cerretani Bandinelli Paparoni, il palazzo è riconoscibile per la merlatura guelfa. Conserva ancora l’aspetto medioevale: l’edificio venne fatto edificare dalla famiglia degli Alessi, come loro residenza, ai quali però succedettero ben presto i Conti Pannocchieschi d’Elci. E’ una delle prime dimore nobiliari costruite sulla Piazza del Campo nel Duecento. Nel corso del Cinquecento, il palazzo subisce una prima ristrutturazione a cui ne seguirà una successiva nel Settecento, che cancellano le originarie aperture, sostituite con finestre rettangolari. Nella prima metà dell’Ottocento, Agostino Fantastici restaura il Palazzo aggiungendo il magnifico scalone di gusto neoclassico.
Paola Tomassoni