Pian delle Fornaci, niente corse: "Galoppatoio da affidare per 5 anni"

La giunta appprova l’atto di indirizzo dell’assessore Lorè. A breve uscirà il bando per trovare il gestore

Pian delle Fornaci, niente corse: "Galoppatoio da affidare per 5 anni"

Pian delle Fornaci, niente corse: "Galoppatoio da affidare per 5 anni"

di Laura Valdesi

SIENA

Non illudiamoci. A Pian delle Fornaci non si potranno fare corse del calendario ufficiale del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali perchè l’ippodromo per queste non è omologato. Anzi, proprio per tale ragione non andrebbe neppure indicato con questo termine. Nè si può definire impianto sportivo, a norma di legge. Resterà un galoppatoio. Del resto è nato per tale finalità, dedicato ai cavalli da Palio. Ma ciò non vieta di migliorarlo e di renderlo più attrattivo. Esteticamente gradevole. Di farlo tornare ad essere un po’ la ’casa’ dei senesi appassionati di cavalli e di ippica, cuore di tante piccole attività a corredo che comunque può ospitare. Paletti, quelli appena elencati, che saranno contenuti nel bando per l’individuazione "di un soggetto interessato alla concessione del galoppatoio comunale di Pian delle Fornaci per cinque anni". Lo stabilisce l’atto di indirizzo approvato ieri dalla giunta su proposta dell’assessore all’edilizia sportiva Lorenzo Lorè. La condizione essenziale per varare il bando per dare in gestione il galoppatoio.

Riavvolgiamo il nastro, tornando al dicembre 2014 quando l’impianto ippico di Pian delle Fornaci venne affidato in concessione, dietro avviso pubblico, alla società a responsabilità limitata che porta il nome della struttura. Concessione giunta al capolinea, di qui l’esigenza di un nuovo gestore. Di un complesso dove, come detto, non si possono svolgere le corse ufficiali ma solo allenamento al galoppo e gare appunto non inserite nel calendario ministeriale con i servizi che queste comportano, dai premi ai vincitori al totalizzatore delle scommesse, a strutture specifiche per il pubblico. Qui si possono comunque utilizzare i box per il ricovero dei cavalli. L’atto di indirizzo approvato ieri dalla giunta evidenzia che l’amministrazione "intende sfruttare interamente l’impianto per le sue potenzialità garantendo, al contempo, l’interesse dei proprietari dei cavalli di fruire pienamente dell’unico impianto senese che consente di galoppare e quello dell’intera comunità ad impedire il deterioramento dell’opera realizzata con risorse pubbliche, per mancato utilizzo o abbandono". Il segnale dell’assessore Lorè è chiaro: stop al degrado in cui sta scivolando Pian delle Fornaci, recuperiamo un angolo di storia (e di tradizioni) della città.

Facile immaginare che nel bando che presto uscirà e a cui rivolgono già molti l’attenzione – l’Associazione proprietari e allenatori di cavalli da Piazza ha manifestato da tempo al Comune la disponibilità ad adoperarsi per il galoppatoio – prevederà un affidamento per 5 anni. La consegna delle chiavi avverrà dietro il pagamento di un canone minimo di 50mila euro più iva. Chi intende partecipare deve "produrre sia una proposta gestionale e relativo piano economico finanziario che una relazione che prova l’esperienza e il radicamento territoriale, il piano delle migliorie e il relativo cronoprogramma". Fermo restando che il Comune si riserva di utilizzare Pian delle Fornaci per manifestazioni ed eventi propri al massimo per 30 giorni all’anno. Appuntamenti in occasione dei quali il gestore dovrà garantire con suo personale i servizi necessari, senza alcuna spesa per il Comune. Fra le richiesta al potenziale gestore quella di "assicurare la valorizzazione dell’immobile ma anche la sostenibilità dell’utilizzo di detti spazi, questa intesa non solo dal punto di vista ambientale ma anche come massima inclusione delle realtà locali operanti nel settore ippico, dei diversi target e dei molteplici portatori di interesse".