Pensionata uccisa con un laccio, scattano altri sequestri

Grande lavoro investigativo della squadra mobile sull’omicidio di Largo Sassetta. L’inchiesta sulla morte di Anna Maria Burrini, 81 anni, coordinata dal pm Sara Faina (nella foto), procede serrata. Anche se nel massimo riserbo, sono scattati ieri altri sequestri legati alla vicenda ma nei confronti

di una figura ritenuta secondaria rispetto ai due principali accusati, zio e nipote, entrambi ucraini, che si trovano tuttora in carcere. L’uomo, 39 anni, difeso da Manfredi Biotti a Santo Spirito, la giovane di 25 anni, assistita da Francesco Paolo Ravenni, è ancora reclusa a Sollicciano.

Ma non è stata questa

l’unica novità della giornata. Perché c’era un gran numero di uomini della Mobile ieri, alle 13, al terzo piano di palazzo di giustizia. E poco prima delle 14 il pm Faina ha lasciato l’ufficio insieme al dirigente Riccardo Signorelli ed ad un altro poliziotto. La sensazione è dunque che ci sia una nuova attività in corso sull’omicidio nelle ultime ore. Forse nuovi interrogatori. Magari

in attesa che vengano depositati i risultati dell’autopsia dell’anziana uccisa il 26 settembre scorso nel suo appartamento.

Dall’esame eseguito dai medici legali si capirà infatti il tipo di stringa impiegata

dai segni lasciati. E da quelli tossicologici se davvero è stato messo tranquillante nel succo ace bevuto dalla donna, in quale quantità. E fino a che punto

poteva averla stordita.

La.Valde.