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Pendola, ’non aprite quella porta’. Perché il cinema è chiuso da mesi

Pasqualini, coop Nuova Immagine: "L’Asp, proprietaria del locale, dovrebbe varare il bando per i lavori"

Pendola, ’non aprite quella porta’. Perché il cinema è chiuso da mesi

Una porta di sicurezza. Per il Cinema Pendola l’assenza di quella porta ha comportato mesi di chiusura. Un lungo periodo di inattività, di cui purtroppo non si vede ancora la fine, che peserà sicuramente sulle casse di un’attività in un momento molto delicato per i cinema in generale, ma che peserà anche in termini sociali per quel gruppo di affezionati a quella sala e alla sua proposta, diversa da quelle delle altre sale per una scelta legata a quella certa visione di cinema che il Nuovo Pendola ha sempre rivendicato con orgoglio. Ma senza quella porta di sicurezza non si poteva riaprire.

Le normative sulla sicurezza parlano chiaro, ma il problema è semmai che tra varie vicissitudini, avvicendamenti, pareri tecnici che, essendo la struttura vincolata, hanno riguardato anche la Soprintendenza, che si è dovuta pronunciare a riguardo, i lavori non sono ancora nemmeno iniziati. Anzi. Non è stata ancora individuata nemmeno la ditta che dovrà farli. La proprietaria del fondo, inoltre, è l’Asp, che essendo un’azienda pubblica per affidare i lavori ha bisogno di un bando, che ha i suoi tempi burocratici. "Ora dovrebbero avere tutte le carte in regola per individuare la ditta – racconta Auro Pasqualini, della Cooperativa Nuova Immagine che cura la programmazione del Pendola – e i lavori di per sé sono piuttosto semplici, quindi non ci vorrà molto per farli". Quella porta in via San Quirico, insomma, dovrebbe essere aperta in tempi brevi. Ma il condizionale resta d’ordinanza in vicende come questa che, almeno secondo la logica, si sarebbe dovuta concludere in tempi decisamente più rapidi. Questo almeno era l’auspicio, quando già a ottobre il festival cinematografico Terra di Siena si trovò nella condizione di doversi cercare una nuova sede dal momento che il Pendola era già chiuso per ‘verifiche’. Anche per le feste di Natale, quindi, un periodo di solito propizio per le sale cinematografiche, il Pendola rimarrà chiuso, lasciando un vuoto nell’offerta cittadina. Un’offerta che, anche soltanto quanto a numero di posti, avrebbe sicuramente bisogno di una sala in più e invece si ritrova ad averne una in meno.

Riccardo Bruni