
Paycare, dote in Regione: "Premi per chi riassume"
Positivo l’esito dell’attesa riunione in Regione fra i vertici aziendali di Paycare, Luca Mattana e Daniele De Marie, il segretario della Fim Cisl Giuseppe Cesarano e la Rsu circa il ripristino della dote di ricollocazione per i lavoratori dell’azienda di Monteriggioni. "L’incontro si è svolto in modo molto rapido – ha raccontato Cesarano -, il tema è stata la necessità di ripristinare la dote di ricollocazione e ci siamo riusciti. Se c’è un soggetto industriale sul territorio interessato ad assorbire lavoratori di Paycare avrà 18 mila euro di incentivo. In più, alcune delle risorse messe a disposizione saranno destinate al lavoratore; quindi, ogni azienda interessata alle assunzioni potrà recepire 28 mila euro, 18mila per il soggetto industriale interessato ad assorbire personale, 10mila al lavoratore, per coprire un po’ il disagio economico.
La misura è applicabile a un numero massimo di dieci persone che, qualora manifestassero la volontà di uscire da Paycare entro il 30 giugno, massimo il 15 luglio, potranno prendere la dote".
I problemi dell’azienda derivano dalla scarsità delle commesse sul territorio senese, a destare preoccupazione è la fine dell’accordo di incentivo all’esodo per i 40 lavoratori rimasti attualmente in vigore, fissata per sabato.
Dopo i colloqui in Regione di ieri, un nuovo accordo sarà firmato oggi. "Adesso – ha detto Cesarano - è importante che tutti insieme, sindacato, Regione, Comuni di Siena e Monteriggioni divulghino l’accordo. Inoltre, durante la riunione i abbiamo parlato della necessità di fare un tavolo con tutti i soggetti industriali ad assumere nel territorio". La fine degli ammortizzatori sociali per i lavoratori Paycare, attivi da quasi tre anni, è prevista per ottobre 2024. "Come Fim Cisl siamo contenti di questa ulteriore finestra che siamo riusciti ad aprire – ha commentato il segretario -, il Comune di Siena sarà contattato a breve per pubblicizzare al massimo questo accordo, sperando che dia frutti. È un’occasione per il lavoratore di guardarsi intorno, mentre il soggetto industriale che accetta la sfida di assorbire il lavoratore formandolo ha un incentivo. Spero ci siano a breve ulteriori sviluppi".
Eleonora Rosi