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Paura nel carcere di Ranza Detenuto fuori controllo tenta di strangolare agente

Il bruttissimo episodio si è verificato all’interno del padiglione di alta sicurezza . L’aggredito è stato subito portato in ospedale. Cinque giorni di prognosi .

Paura nel carcere di Ranza Detenuto fuori controllo tenta di strangolare agente

Nel carcere nuova aggressione agli agenti della Penitenziaria. L’altra sera un detenuto italiano ha cercato di strangolare l’agente della Polizia Penitenziaria in servizio nel padiglione di alta sicurezza. L’agente, preso alla sprovvista, è stato salvato da alcuni detenuti che hanno bloccato l’aggressore, poi preso in custodia da altri agenti. L’agente della penitenziaria in servizio che se l’è cavata, meno male, con cinque giorni, questa la diagnosi dai sanitari del pronto soccorso di Campostaggia a Poggibonsi.

Non è la prima volta e non sarà neppure l’ultima di queste aggressioni che sono capitate recentemente. Senza dimenticare l’ultimo ritrovamento di alcuni micro cellulari pronti per essere messi in rete che stanno appena nel palmo di una mano e questa volta nascosti nelle parti intime. Si racconta. Le voci che rimbalzano da fuori le sbarre e dai corridoi di Ranza da parte degli uomini in divisa sottolineano e ripetono fino alla noia la mancanza del personale nei delicati servizi di sorveglianza fra le celle di alta sicurezza della Casa di Reclusione dove sono ‘ospiti"’ circa 285 detenuti ogni giorno. Questi tutti italiani. Con un organico di sorveglianza ridotto quasi ai minimi termini in questo periodo di ferie estive. In attesa, dicono, di nuovo personale. Storia vecchia. Di decenni. Punto. Ma veniamo all’ultimo atto che ha fatto di nuovo scattare il delicato sistema di allerta quando l’altro giorno "un detenuto italiano del circuito di alta sicurezza con problemi psichiatrici in carico alla Casa di Reclusione di Ranza e senza nessun preciso motivo e senza pensarci una mezza volta si è avventato sull’agente, raccontano alcuni colleghi, tentando di strangolarlo e sbattuto più volte verso le inferriate. E’ stato subito soccorso da alcuni detenuti che hanno visto la scena e lo hanno strappato dalla morsa delle mani stringenti sul collo lasciando ben visibili i segni della stretta. In soccorso gli altri colleghi liberato e subito trasportato in ospedale. Medicato e dimesso con la prognosi di cinque giorni. Salvo complicazioni. Il carcerato ‘strangolarore‘ è tornato silenzioso nella sua cella. E da Ranza la voce del sindacato della Penitenziaria Osapp ribadisce con più forza di prima la richiesta del personale di sorveglianza. Romano Francardelli