Siena, 4 luglio 2023 - C’è un ingrediente speciale nella ricetta del successo di Tittia. Si chiama Ilaria Bisconti, la donna che ha rapito il cuore del fantino e che gli sta accanto da tanti anni. Sempre defilata, mai protagonista. Ritrosa di fronte a taccuini e telecamere. Cordiale ma schiva. Consapevole della responsabilità di condividere la vita con un giovane uomo che ha scritto la storia del Palio.
Ilaria, dove hai visto la Carriera?
"Come sempre a casa nostra. Con me c’erano la mamma di Giovanni, mia sorella e mia nipote. Sono andata fuori, non ho guardato la corsa. Sì, ho sperato che potesse vincere visto il posto al canape. E ho sentito che in casa urlavano, mi sono tappata persino le orecchie. Non riesco più a guardarlo mentre corre, all’inizio andavo anche in Piazza. Poi varie cadute, l’ospedale. Non ce l’ho fatta più".
In casa aleggiava il sogno di conquistare il decimo successo?
"Lui per sé non l’ha mai tenuto. Raggiunge un obiettivo e subito se ne pone un altro. Se avevo dubbi che potesse riuscirci? Diciamo che mi sembrava impossibile che accadesse proprio a lui, pur sapendo quanto lavora ed è determinato. Giovanni era invece convinto".
Come lo aiuti a svolgere al meglio la sua attività?
"Facendo il massimo a casa, alleggerendolo nel lavoro con le fattrici, sostenendolo nelle scelte . E anche nei momenti di difficoltà".
Dove può arrivare Tittia?
"Non so rispondere. Però credo che con il suo impegno può andare lontano. Spero che la fortuna sia con lui. Ha sempre quel fuoco dentro che lo spinge a superarsi ogni volta. E’ sempre una sfida ma con se stesso per fare sempre di più e meglio".
E’ un bravo ragazzo Giovanni?
"Super premuroso. Ha sempre un pensiero per gli altri, se gli chiedono un dito lui dà il braccio. Con la famiglia è speciale".
Eppure, soprattutto dopo l’ultima vittoria, lo definiscono un ’cannibale’.
"Non è vero. Vuole solamente essere il migliore in ciò che fa. Lo ammiro per questo. Credo che sia da apprezzare, invece lo attaccano".
Ha detto che più di una settimana di vacanza all’anno non la prende: va bene così?
"Tutti e due siamo fatti male. Nel senso che quando siamo in vacanza ci manca casa. E poi una settimana con Mattia è impegnativa!"
A proposito: il figlio cosa ha detto a Giovanni?
"Che è stato bravo. Tutto qui. Il padre non si accontenta mai, il figlio lo stesso".
Casa e famiglia sono il ’rifugio’ del fantino.
"Anche in questi giorni di Palio. Quando ha piovuto sono stati bravissimi nella Selva, l’hanno portato a casa a pranzo. Siamo stati a tavola insieme, poi lui è andato riposarsi e gli altri nel rustico. Gli sono rimasta vicina".
La notte dopo il Palio è riuscito a dormire?
"In realtà è rientrato verso le 3, ha riposato un paio di ore e poi si è alzato per montare e aiutare i ragazzi a scuderia. Venerdì corrono quattro nostri cavalli. Una vita normale, come se nulla fosse accaduto".
Com’è essere la compagna del fantino della stella?
"Viviamo in maniera semplice. Io però sempre con tanta ansia ed apprensione per lui".