Palio, il fantino della Civetta non è a cena. Rumors su un possibile cambio

Dopo la caduta di Bighino potrebbero esserci novità sul fantino a cui affidare il giubbetto

La partenza della terza prova

La partenza della terza prova

Siena, 1 luglio 2022 – Troppi debuttanti. Allenati, pronti al canape. Alcuni anche bravi e ben gestibili. Di qualità. Grazie ai proprietari che continuano ad investire, nonostante tutto e tutti. Grazie al percorso di addestramento che non ha eguali in Italia. Però dopo tre prove e la confusione al canape, l’irruenza al mattino di Uragano rosso del Bruco (anche se poi è partito a razzo) e le impennate la sera di Vankook della Civetta, scivolato a San Martino con caduta del fantino Bighino, uscendo ieri sera da Piazza molti cominciavano (davvero) a pensare se non fossero stati davvero preferibili gli esperti per il Palio della ripartenza. Domani sera si conoscerà la risposta esatta. Intanto il silenzio a cena  ieri sera della Civetta  in Piazza Tolomei e l’assenza di Valter Pusceddu  a tavola, accanto alla dirigenza, ha creato perplessità. E tanti rumors. Ma alle 22,30  passate nessuna comunicazione ufficiale  era stata fatta al popolo al riguardo. Stamani tutto sarà più chiaro  prima della quarta prova. Fra i nomi che girano anche quello di Sebastiano Murtas.     Non è una Carriera facile per nessuno. Anzi, proprio il contrario: complessa. Si legge sul volto dei fantini. L’accoppiata della Pantera – Turbine su Una per tutti – appare solida. Cavalla esperta, fantino altrettanto. Entrambi partenti. Niente avversaria. La serietà sul volto di Elias Mannucci lascia trapelare la consapevolezza di giocarsi una carta che potrebbe cambiargli vita e carriera.   Il  sardo-tedesco che ha scelto Zio Frac nel Drago,  Tittia,  ha disegnata sul volto l’espressione di quando mira l’obiettivo. Duro, tagliente. Stringe gli occhi che diventano fessure. Un segnale di ’pericolo’ per chi pensa di non fare i conti con lui. Camporegio non è una super-potenza ma  il Palio lo sa fare e la fortuna finora ha gonfiato  le sue vele.  Resta nascosta la Torre nelle prove, niente proclami del capitano Dario Ricci che non li ama. Però è in Piazza senza avversaria, Scompiglio deve solo andare davanti e tenere la testa per tre giri.  Un Palio alla zitta: profilo basso e accordi di ferro  con le Contrade per portare in Salicotto il Drappellone di Emma Sergeant. Impegnatissima la Chiocciola, anch’essa senza rivale da cui guardarsi. Non ha paura di dichiarare che  vuole vincere. Anche perché a 23 anni dall’ultimo successo  non può che essere così.  Si affida all’esperienza di Gingillo per trovare la chiave di interpretazione giusta di Zentile, un cavallo dalle grandi potenzialità.  Lo sguardo di Bellocchio nella Lupa, immortalato dal nostro fotografo, mentre   guarda Brigante nell’Istrice al canape,  dove ha fatto capire al fantino che non saranno rose e fiori, racconta il tema di una Carriera delicata per entrambi.  Dove  Vallerozzi non rinuncia (tutt’altro) a provare ad andare davanti, come dimostra la partenza, anche se  Brigante  con Schietta sa che dovrà correre il Palio della vita.  Quello che già vede passare davanti ai propri occhi Antonino Mula, prossimo al debutto nel Valdimontone, sull’esordiente Vitzichesu. Le impennate al canape di Vankook accanto  a Tempesta su Volpino nel Leocorno hanno impressionato. Nessuna problema ma i capitani erano tutti concentrati sulle fasi della mossa, volto tirato.    Il Leocorno ha vinto la prova, alla fine, lasciando scorrere il cavallo,  testando alcune traiettorie.  Stesso lavoro anche per il Bruco che con Scangeo, fantino umile e grande professionista, sta riuscendo a tirare fuori il meglio da un soggetto potente ma ancora da affinare per  arrivare primi al bandierino.