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Palio e Contrade, ammirazione che diventa sfruttamento commerciale

Dal 21 settembre la mostra per i 40 anni del Consorzio tutela racconta la diffusione dell’immagine della Festa da fine ’800 al 1981

Intriganti. Ammirate e spesso copiate. Le 17 Contrade sono sempre state sotto i riflettori. Anche prima che nascesse il Consorzio per la tutela del Palio nel 1981. E visto che quest’anno compie 40 anni di vita ecco il secondo evento, dopo la tavola rotonda nel Bruco, organizzato dall’Ente presieduto da Gianni Morelli. Si tratta della mostra al Santa Maria, dal 21 settembre al 13 ottobre a Palazzo Squarcialupi dal titolo ’Tra arte e plagio. Il fascino delle Contrade’. Curatrice è Laura Brocchi, con l’ausilio del Comitato scientifico formato da Dario Di Prisco, Alessandro Ferrini, Pier Luigi Millozzi, Cecilia Rigacci e Francesco Tiravelli. "Andiamo a scoprire l’ante-Consorzio – sottolinea Morelli – e una serie di situazioni che hanno indotto i priori dell’epoca a percepire l’esigenze di tutela. Ci sono cose belle e anche meno piacevoli. Un caleidoscopio che, ne sono certo, sarà interessante per gli anziani e per chi ha la mia età: ricordo che in casa si attendeva il Carosello dove c’era il Palio! Ma piacerà anche ai giovani che rimarranno sorpresi. Una forma di crescita e di consapevolezza collettiva, questa mostra".

’Tra arte e plagio’, che ha il patrocinio del Comune, dell’Accademia Chigiana e del Magistrato, "si propone di testimoniare la diffusione dell’immagine del Palio e delle Contrade all’esterno della città nel periodo che va dalla fine del 1800 al 1981", spiega il Consorzio. Cinque le sezioni dell’esposizione da gustare. S’inizia con quella che copre il periodo 1870-1919 dove si troveranno manifesti, verbali del Magistrato delle Contrade, cartoline pubblicitarie e souvenir. A raccontare l’arco tra il 1920 e il 1939 saranno ceramiche, le prime brochure divulgative, anche bambole e volumi pregiati. Fra il 1940 e il 1959, anni di cui racconta la terza sezione, spuntano anche confezioni paliesche di prodotti dolciari, materiale pubblicitario. In mostra nell’ala riservata agli anni 1960-1969 tanti oggetti, dalle bottiglie alle scatole di fiammiferi, alle bandierine stampate. L’ultima sezione riguarda invece il periodo 1970-1981 dove sarà curioso vedere i calendari e le tante pubblicità. Persino il materiale che riguardava la richiesta sull’Expo di Osaka, il manifesto del palio di Avigliana e la famosa cartolina del palio di Asti. Ci sarà infine una sezione dedicata a filmati d’epoca e sport pubblicitari. Che sono utilizzati per l’allestimento, come il materiale in mostra, perché concessi da appassionati, collezionisti, da enti della città, da archivi e musei delle Contrade.

Insomma, il Palio e le Consorelle sono sempre stati ammirati ma a metà ’900 si sviluppa una produzione che li richiama al limite del plagio e della contraffazione. "La mostra vuole illustrare – spiega ancora il Consorzio – l’impatto che questo atteggiamento ha avuto sui senesi e su quanti non conoscendo e non condividendo la cultura e la storia della città non hanno compreso quanto fosse distorto il messaggio che ne derivava". Terza tappa dei festeggiamenti dei 40 anni del Ctps, conclude Morelli, sarà un concerto della Chigiana che avvicinerà due mondi straordinari.

La.Valde.