
Il Drago ha vinto il Palio 2022
Siena, 5 luglio 2022 - "Fra tutti i ricordi del giubilo c’è lo sguardo di Jacopo (Gotti, ndr ) che dal palco dei capitani mi indicava, con gli occhi sgranati. Come a dire ’ho avuto ragione a credere in te’". E ancora: "Una gioia immensa fare il tamburino e il guardia-fantino ma entrare in Piazza con l’emozione di un popolo dietro per andare a prendere il cavallo non ha eguali. Pelle d’oca dal Dragofino al Comune, una cosa che ogni contradaiolo dovrebbe provare". E dire che di sensazioni speciali Francesco Gerardi, ma è per tutti Lellino, ne ha archiviate molte nel cassettino del cuore. Di professione restauratore, 47 anni, è stato lui a ’calamitare’ Zio Frac in Camporegio. Prima volta che faceva il barbaresco, subito vittoriosa. "Credo che la scelta, non sia stata solo per il mio ’lato’ più fortunato. Fondamentale il forte legame di amicizia , sicuramente poi un modo di creare continuità con quella che è stata la gestione dell’ex capitano Fabio Miraldi. E non escluderei lo zampino o il benestare del priore, mio amico fraterno. Siamo una piccola grande famiglia". Così Gerardi spiega perché la scelta è caduta su di lui.
Ogni Contrada in realtà, ha il suo ’prezzemolino’ fortunato. persone che quando si parla di Palio vengono baciate dalla dea bendata. E lui è una di queste. "Nel gioco mai stato fortunato – ammette –, tuttavia la mia presenza quando si parla della Festa sembra aver portato bene nel corso del tempo. Nel 1988 partecipai al Minimasgalano come tamburino e lo vincemmo, nel ’91 entrai in Piazza a 16 anni e conquistammo l’opera di Inglesi. Poi misi lo zampino, per così dire, anche nelle vittorie di Palio del ’92 e del ’93. Nel 2008, sempre da tamburino, propongo di rientrare in Piazza prima di appendere le mazze al chiodo e facciamo nostro il Masgalano". Pensate che sia finita? Neppure per sogno. "Nel 2013 Miraldi mi vuole nello staff Palio e faccio il guardia-fantino, vittorioso nel 2014. Mi rinnova la fiducia e nel 2018 lo sono di Brio. Io l’ho portato in groppa, era un amico carissimo, come per Jacopo. Chissà se in tutto questo ha messo lo zampino". A Gerardi non era stato detto quale cavallo portare tanto che, quando è uscito di Piazza, al di là del nome buffo, "ho chiesto ’ma com’è Zio Frac?’". Per la terza volta ha guardato il Palio a San Martino, le prime due come guardia fantino, l’ultima in quanto nella commissione del Comitato Amici del Palio chiamata a giudicare la comparsa. "Quando è scoppiato il mortaretto sono corso là mentre mi domandavo se avevamo vinto noi o la Torre. Poi ho visto che sotto il palco dei capitani c’era la mia seconda famiglia", racconta. E infine svela: "Ora ogni volta che il capitano Gotti m’incontra ripete la solita frase ’Lellino non ne padella una!’".