"Palio dei cittini, un’opera d’arte di Sergeant"

Il priore del Valdimontone Cresti l’aveva tenuto nascosto per due anni a causa della pandemia. "Finalmente il primo maggio si gira"

di Laura Valdesi

SIENA

"Finalmente". Una parola che il priore del Valdimontone Lucia Cresti ripete più volte. Dà la ’cifra’ del sentimento che anima il popolo dei Servi per la festa titolare. "Ci siamo di nuovo, per noi sono stati veramente duri questi due anni, anche rispetto ad altre Contrade che hanno potuto girare, seppur con qualche restrizione. Ora guardiamo con fiducia ad un ritorno alla normalità", sottolinea Cresti.

Saranno comunque adottati degli accorgimenti?

"Giusto essere responsabili e prendere precauzioni, perché anche se la situazione è oggettivamente migliorata ci sono ancora molti casi di Covid. Serve sensibilità e responsabilità di ogni contradaiolo".

Dopo il triduo di preparazione, ieri sera la presentazione del Drappellone per il 40°palio dei cittini. Chi l’ha realizzato?

"Come sempre l’artista incaricato del Palio di luglio, in questo caso Emma Sergeant. Appena nel 2020 le venne dato l’incarico dal Comune la contattai per spiegarle la nostra iniziativa. Dimostrando grande sensibilità, ci fece arrivare un drappellone particolarmente importante. Non ha la tradizionale dimensione del Palio, è molto grande e su una seta particolarmente ricercata. Dopo averlo tenuto nascosto per due anni, è stato svelato ai montonaioli. Una vera e propria opera d’arte, colori scuri ma con momenti di luce e e di chiarore. Li ho personalmente interpretati, visto il periodo difficile in cui eravamo all’epoca, come una sorta di urlo della città. Di risveglio".

Priore Cresti, dopo due anni sabato si torna a celebrare il battesimo contradaiolo.

"Siamo tantissimi, un’ottantina. Per statuto possono solo i bambini fino a 3 anni ma stante lo stop per la pandemia abbiamo fatto una deroga per consentire a tutti di poter entrare nella comunità del popolo del Valdimontone".

Sono previste anche serate di musica.

"Ovviamente in base alle regole cesserà alle 1 e l’accesso sarà solo per i contradaioli. Anche per quanto attiene al numero delle persone alle cene abbiamo cercato di limitare, mantenendo la distanza al tavolo".

Autoregolamentazione, del resto è la caratteristica delle 17 Consorelle.

"Credo che sia giusto così. Dimostreremo che lo sappiamo fare bene, anche in vista dell’intensa stagione che ci attende. Siamo i primi ad aprire un percorso e avvertiamo la responsabilità".

Il primo maggio finalmente il Valdimontone gira.

"Saremo tanti, c’è stata una risposta importante. L’abbiamo veramente voluto. Conserveremo un’attenzione particolare relativamente all’ingresso nelle chiese, alcune sono più piccole altre grandi. Le moduleremo con il buon senso, sul momento. Molte le raccomandazioni rivolte in questi giorni soprattutto ai più giovani affinché ci sia un comportamento consono durante tutti gli eventi".

Fra le iniziative anche una conversazione con don Grassini e padre Orlandini sui valori cristiani nella vita di Contrada.

"Sarà domani ed è rivolta ai nostri ragazzi. Riteniamo che ribadire certi concetti, ma anche sacro e laico che trovano espressione nei riti dei popoli, sia un bel segnale in questi tempi".