Palio della ripartenza, il dg D'Urso: "L'Asl è disponibile ad aiutare il Comune"

Il direttore generale dopo l’annuncio delle deroghe chieste al Governo: "Pronti alla stesura dei protocolli che dovessero essere richiesti"

Il palio di Provenzano 2019

Il palio di Provenzano 2019

Siena, 12 novembre 2021 - Una deroga alle misure Covid per tornare a correre il Palio dopo due anni senza terra in Piazza. E’ quella che ha chiesto il Comune al Governo, in una lettera al sottosegretario al ministero dell’Interno Nicola Molteni nella quale si chiede di ritoccare l’articolo 5 del decreto legge dell’aprile 2021 che riguarda lo svolgimento di spettacoli aperti al pubblico ed eventi sportivi. Palazzo Pubblico si è spinto oltre, declinando addirittura il nuovo comma da aggiungere nel quale si dice ..."che il Palio di Siena e le eventuali altre amnifestazioni da individuare singolarmente in modo specifico possono derogare alle misure di cui all’articolo 1 con protocolli approvati dal Cts, previo nulla osta dell’Azienda sanitaria competente per territorio".

Un ruolo importante dovrà dunque giocarlo l’Azienda sanitaria Toscana Sud Est. "Come ho già avuto modo di dire anche nei mesi scorsi al sindaco De Mossi – commenta al riguardo il direttore generale Antonio D’Urso – l’Azienda è pronta a supportare l’amministrazione comunale in qualsiasi modo si renderà necessario per consentire l’effettuazione del Palio". Insomma, massima disponibilità a collaborare in questo percorso che non sarà né semplice, tantomeno rapidissimo. "In attesa dell’evoluzio ne del quadro normativo, posso già anticipare la disponibilità totale da parte della nostra struttura per la stesura di protocolli che dovessero essere richiesti. Considererei un orgoglio per tutta l’Azienda la possibilità di di contribuire allo svolgimento di un evento tanto straordinario che incarna l’essenza di una città e di un popolo. Saerei inoltre particolarmente contento da un punto di vista personale perché – conclude il direttore generale D’Urso – ho avuto modo di conoscere da vicino il Palio nei miei anni di studi senesi e ne sono rimasto affascinato, conservando fino ad oggi un interesse profondo per ciò che rappresenta". Dunque se il Comune chiederà, com’è probabile, alla prefettura e a tutti gli organi del Cts di organizzare delle riunioni per mettere a punto un protocollo ad hoc per la ripartenza della Festa, ha già trovato un importante compagno di viaggio. L’Asl, appunto.

In tempi più recenti non si erano corsi i Palii dal 1940 al 1944 per via del Secondo conflitto mondiale. Anche la battaglia contro il Covid è una vera ’guerra’ mai senesi sperano che, nel 2022, magari con qualche accorgimento, ci sia la ripartenza.