Palio, Coghe frena: "Si parla troppo di Tottugoddu"

Il fantino si racconta, i rapporti con l'Istrice

Battaglia ieri a Pian delle Fornaci

Battaglia ieri a Pian delle Fornaci

Siena, 2 marzo 2020 - Volto coperto di fango. Tanto da non riuscire neppure a vedere. Ma la solita voglia di scherzare: ‘Vieni qua che ti abbraccio’. Andrea Coghe ha appena corso con Lauretta mia la sesta batteria a Pian delle Fornaci. E inizia la nuova stagione facendo tesoro degli errori compiuti per tornare a lasciare il segno.  

Prima giornata di corse... "E piove! Prevedibile, sennò non era bello (ride, ndr )".  

Che inverno è stato per Coghe? " I primi due mesi di riflessione, di analisi di come era andato il 2019. E poi la conclusione che l’esperienza è la somma degli errori fatti. Direi che nel 2019 ne ho fatto tanta... di esperienza".  

Le dirigenze di Contrada cosa ne hanno pensato? "Hanno sottolineato alcuni errori che avevo commesso. C’è chi è riuscito anche ad apprezzare determinate cose, chi invece è stato un pochino più duro".  

Te ne hanno dette, insomma. "Sì, in questo senso. Comunque sempre meno di quelle che io stesso pensavo di me stesso".  

Cavalli: Lauretta è ormai molto esperta. Che c’è di nuovo in scuderia? "A parte lei e Tottugoddu (ha corso nell’Aquila, ndr ) gli altri che correranno in provincia sono appunto nuovi. Vediamo se e come si adattano. Mi piace aspettare prima di metterli in gioco, da sempre. Non intendo bruciarli".  

Hai detto il nome fatidico: Tottugoddu. C’è un grandissimo interesse intorno a questo mezzosangue. "Sono interessati, è vero. Non posso negare. Quando con le Contrade si parla dei cavalli, dopo Remorex, Tale e quale e Violenta da Clodia viene messo Tottugoddu. Per come lo conosco è un soggetto che può vincere il Palio ma il rischio è che a Siena si tende a fare troppa pubblicità, sia nel bene che nel male, ai cavalli. Ci vuole la giusta misura. Guarda, mi sembra che sia già troppo chiacchierato. Vero che ha fatto un grande debutto, è stato montato bene. Ma deve avere il tempo per l’esperienza".  

Ingaggi sicuri quest’anno? "Nessuno!"  

Come mai? "Si vede che non mi considerano. L’unica porta aperta è Fucecchio perché qui non si sa niente fino all’ultimo".  

Quattro Contrade a luglio. "Ne devono uscire ancora sei... Lavoro, mi preparo: ho sbagliato un’annata, la seconda no".  

Con l’Istrice come va? "Nel periodo iniziale qualche discussione c’è stata. Battibecco con mia moglie, figurati se non ci può stare con una dirigenza che ti dà fiducia. Però ora siamo tranquilli: è una delle Contrade che è venuta a trovarmi più spesso nell’inverno, nonostante il Palio sia andato male". © RIPRODUZIONE RISERVATA