Palio, Bruni: "Chi monta nel Nicchio deve venire convinto, non a fare riempimento"

Il capitano dei Pispini punta su cavalli affidabili in partenza. "Fantini? Possibili anche Arri e Tempesta", dice

Il capitano Bruni  (Foto Lazzeroni)

Il capitano Bruni (Foto Lazzeroni)

Siena, 12 agosto 2022 - «Un Palio difficile dopo luglio? Sì anche perché ci sono tre coppie di rivali. Alla luce di Provenzano certe problematiche vanno evitate», l’incipit di Marco Bruni, capitano del Nicchio. «I nodi di luglio – prosegue – ci sono stati perché venivamo da uno stop di due anni per cui non c’erano riferimenti di cavalli, anche su alcuni fantini. Ora un Palio si è corso e si riparte con questo bagaglio. E' diverso». Quando si chiede se peseranno le strategie delle avversarie sulla presenza di cavalli importanti: «Parlando con i colleghi qualcuno ragiona di prenderli, altri dicono no e che è meglio toglierli. Dico solo che ho collaboratori disseminati in Piazza per capire le eventuali alternative se venissero tolti i più importanti. Non è detto che si debbano cercare 10 identici per vincere il Palio. Ma affidabili sì, anche perché se all’avversaria tocca il migliore devi averne uno che faccia il suo mestiere e pronto in partenza. Se hai giovani che possono vincere il Palio perché magari vanno forte ma non sono idonei a stare al canape, non fai niente. Non dico di prendere 10 per vincere, è una giostra non una corsa, però che siano affidabili in partenza».  

Tittia e Brigante potrebbero venire nel Nicchio?  «Due tra i migliori fantini. Mi auguro che una di queste situazioni si possa avverare perché vorrebbe dire che abbiamo un cavallo interessante».  

 Ma non sono le uniche alternative? «Fra i giovani Federico Arri, oppure  altri che vogliono e devono  confermarsi, vedi Tempesta».  

Potrebbe venire nei Pispini? «Lo osserviamo da anni. I rapporti sono buoni. Nel Nicchio deve arrivare un fantino  che è convinto, sia che ci sia da fare un Palio all’attacco che in difesa. Dipende tutto dal cavallo.  Però, ripeto, deve essere convinto di montare in una  Contrada con tantissime aspettative e che pretende molto. Non a fare riempimento. Poi il Nicchio a luglio 2023 sarà di nuovo sul tufo per cui non è mai l’ultimo Palio. Si costruisce e poi i risultati si vedono quando è il momento».   

Bruni è stato mangino vittorioso di Fabio Giustarini. Che continua a dare un contributo di idee e informazioni.  «Fabio è un simbolo. Era più grande di me, un personaggio in città perché capitano della Mens Sana. Quando mi chiese di fare il mangino fui felice e onorato. Mi ha insegnato tanto, lui ma anche Pippo Geraci. Con Fabio ci sentiamo. Mi racconta cosa sente dire, cosa ha visto, fa considerazioni su cavalli e fantini. Ma non mi dice mai ’tu cosa fai, dove vai’. Conversazioni a senso unico di cui faccio tesoro. Una persona che non lo fa per curiosità ma davvero per dare una mano».   

Capitano Bruni, il Drappellone di Anastasio è prevalentemente rosa.  «A me è piaciuto tantissimo, al di là del colore. A parte il fatto che il Nicchio ha sempre vinto Palii di tinte non sue ma di altre Contrade,  mi è piaciuto tantissimo per un particolare che ho visto e che per scaramanzia  non svelo».