"Palio, a lavoro per il protocollo"

Il priore della Lupa Piperno, confermato con il 96% dei voti, sostiene che bisogna sedersi al tavolo a inizio 2022

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di Laura Valdesi

"Una percentuale elevata. Che fa sentire forte la presenza della Contrada intorno al priore ma anche a tutto il seggio, eletto con cifre importanti. Numeri che consentono di lavorare con tranquillità, all’insegna di un dialogo pacifico e costruttivo", dice l’onorando della Lupa Carlo Piperno. Lo spoglio è terminato prima delle 16, dalle urne è uscita la sua conferma con il 96% dei consensi. E la commissione elettorale ha fissato per il 22 dicembre alle 21, 30 l’assemblea generale per l’insediamento del nuovo consiglio che resterà in carica fino al 2024.

Il gruppo resta invariato, entrano solo Leonardo Spezia e Silvia Pesucci, vicari e società invariati.

"Il lavoro di gruppo ha funzionato e quanto proposto dal seggio in questi due anni difficili evidentemente è stato ben recepito dai lupaioli. Quando s’impongono restrizioni è sempre un problema ma, evidentemente, il nostro popolo è maturo e ha recepito che per avere un po’ di socialità sono indispensabili. Vorrei ribadire il concetto della collegialità: oggi un priore da solo non ce la fa a guidare la Contrada, occorrono persone che lo supportino. Il nostro seggio è composto da 13 nomi".

Ci sono anche tre donne.

"Un valore aggiunto, persone di valore e che meritano. Capaci di dare un contributo prezioso alla Lupa conoscendone le esigenze".

Va trovato un nuovo rettore del Magistrato che potrebbe essere, in continuità, proprio PIperno?

"Approfitto per prima cosa per ringraziare Claudio per ciò che ha fatto negli ultimi due anni. Chiaro che se questa è la decisione di una Consorella non si può che accettarla. Rossi è stato un ottimo rettore. Quanto a chi verrà dopo sarà deciso dal Magistrato".

Prolungamento dello stato di emergenza fino a marzo: smorza le speranze di correre?

"Credo di no, sinceramente. Entro gennaio-febbraio dobbiamo ritrovarci con gli organi competenti, dal prefetto al questore, all’Asl, tutti coloro chiamati a decidere e stilare il protocollo ad hoc per la Festa. Non sarà definitivo ma potremo cambiarlo parlandone con i contradaioli, modulandolo in base all’evoluzione della pandemia e alle normative di legge. Il percorso, però, può essere iniziato nelle prime settimane del 2022".

Come procede l’attività nella Società?

"Facciamo le poche cose che possiamo, quando le condizioni climatiche lo consentono all’aperto. Come nel caso della cena degli auguri di sabato, eravamo 200 Chiaro che in linea generale c’è un po’ di lentezza a ripartire complice il timore del Covid".

Uno dei progetti riguarda il rinnovo dei costumi.

"Dovremo trovare il modo per rinnovarli, magari in modo parziale facendo un intervento diverso rispetto all’ultimo quando c’erano risorse da impiegare. Potremmo ipotizzare un rinnovo a macchia di leopardo, troveremo la soluzione".

I rapporti con l’Istrice?

"Ottimi con il priore di Camollia, anche all’interno del Magistrato. C’è sempre armonia nelle decisioni".