
Fino a qualche giorno fa Sigerico aveva un servizio di vigilanza. Non è da escludere che venga riattivato in occasione dell’Assunta. Don Vittorio Giglio: "Numeri calati a mensa, a Siena diminuiti gli arrivi".
"Fino a dopo il Palio c’è stato un servizio di vigilanza al posteggio San Marco", sottolinea la presidente di Sigerico Concettina Graziadio. Un’attività che puntava ad evitare, nei giorni di maggiore afflusso dei contradaioli e dei turisti in città, di trovarsi di fronte a bivacchi notturni e scarso decoro. Non è da escludere che sia riattivato anche a inizio agosto, prima della Carriera dell’Assunta, sempre per la stessa ragione. Non sono comunque moltissimi i migranti tornati a dormire al parcheggio San Marco, soprattutto nel piazzale all’aperto. I teli e le coperte stese in terra, le loro povere cose, sono lì a testimoniarlo. Ma non c’è un affollamento per adesso come registrato l’estate scorsa. Nessuna ondata, complice anche il passaparola che ’a Siena non c’è spazio per l’accoglienza’. E ancora: ’Non c’è disponibilità’.
Parla di numeri diminuiti, don Vittorio Giglio (nella foto), anima della Caritas diocesana. Da sempre in prima linea per garantire una collocazione a chi ancora non può entrare nei Cas e ha come unica alternativa restare in strada. "Anche alla mensa di San Girolamo è calato il numero degli accessi – conferma –; quelli che stavano in giro di fatto sono nelle strutture oppure a Palazzetto, messo a disposizione dal Comune. La nostra è un’accoglienza di emergenza, i numeri dei migranti che possiamo ospitare sono sempre i soliti: 27 alle Clarisse e 10 all’Arbia. Hanno dimesso in queste ore un giovane da un Cas, ha una condizione di fragilità. Non si da dove metterlo". Probabile che finisca in strada. A dormire all’aperto, magari in qualche parcheggio. L’estate ancora non è finita, questo il periodo di maggiore afflusso. Vediamo cosa accade nelle prossime settimane.
La.Valde.