"Pace, bellezza e pienezza: le ragioni del Festival"

Il cardinale Lojudice presenta gli incontri tra arte e fede che si aprono stasera alle 21

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"Gli eventi bellici degli ultimi mesi, in primis la guerra in Ucraina, ci fanno capire che siamo tutti sulla stessa barca e che ogni atto di violenza in un punto del mondo si riflette inevitabilmente in ogni angolo del pianeta. Per questo abbiamo scelto tre temi come la Pace, la bellezza e la pienezza che danno il titolo al festival e che rappresentano in un certo senso gli obiettivi che si vogliono raggiungere con questa nuova iniziativa". Il cardinale Augusto Paolo Lojudice presenta così la prima edizione del Festival ’Pace, bellezza e pienezza’, organizzato dall’Arcidiocesi, dall’Opera Metropolitana e da Opera Laboratori. Il luogo d’incontro principale sarà Piazza del Duomo, l’apertura sarà stasera alle 21 con l’Abate di San Miniato al Monte, Padre Bernardo Gianni, che terrà la conferenza dal titolo ’Aprire gli occhi sulla realtà, vedere la luce, ascoltare il vero silenzio’ una frase di Simone Weil.

"La pace - aggiunge il cardinale Lojudice nella presentazione - è un tema di grande attualità che dobbiamo cercare tutti insieme. Non si può pensare di vivere come delle monadi. Siamo tutti collegati e responsabili uno dell’altro. La bellezza, quella del nostro pianeta sempre più in pericolo, minacciata da un uso insensato delle risorse e delle materie prime. E’ arrivato il momento di comprendere insieme quale sia la strada da percorrere prima che sia troppo tardi. La guerra si combatte anche grazie ad un’equa distribuzione dei beni primari e rispettando la terra nei suoi millenari equilibri.

La pienezza, la ricerca di una consapevolezza comune di essere un’unica grande famiglia che vive sul pianeta terra e che ogni nostro singolo atto è legato indissolubilmente a quello di chi ci vive accanto. Non possiamo pensare di esser soli, ma occorre ragionare come una grande famiglia, quella umana.

Per questo motivo - è la conclusione - abbiamo pensato di chiedere a personaggi autorevoli del mondo della cultura e della spiritualità di ragionare con noi per comprendere al meglio il nostro essere figli di Dio sul pianeta Terra".