Onda, via al recupero del Chiesino. Il priore: «Qui è nata la Contrada»

L’intervento partirà a fine mese con un investimento di 163mila euro coperto da Malborghetto e da enti terzi

Onda, via al recupero del Chiesino. Il priore: "Qui è nata la Contrada"

Onda, via al recupero del Chiesino. Il priore: "Qui è nata la Contrada"

Siena, 25 aprile 2024 – I rintocchi del Chiesino sono quelli che scandiscono i battiti di Malborghetto, quando Piazza si colora di bianco e celeste. L’Onda è l’unica Contrada che non ‘sòna’ la campanina della ‘sua’ chiesa (San Giuseppe) a Palio vinto, ma lo fa nel luogo in cui è nata e al quale è fortemente legata: nel piccolo portico della chiesa di San Salvadore, anno domini 1589, gli ondaioli decisero di costruire un oratorio, il Chiesino, divenuto la prima sede della Contrada. E’ in quei locali che si adunavano. Quei locali oggi saranno "restituiti al rione e alla città", con l’inizio dei lavori per il loro recupero e restauro. Il progetto, curato dall’architetto, ondaiolo, Stefano Neri, è stato commissionato dalla Curia (c’è un rapporto di comodato d’uso dell’immobile, che è di proprietà della parrocchia di San Salvatore in Sant’Agostino, che afferisce alla diocesi), e partirà a fine mese. L’investimento è di circa 163mila euro, coperto dalle attività della Contrada e da enti terzi che hanno deciso di appoggiarlo. La decisione di procedere proprio in questo 2024 è stata presa con cognizione: ricorre infatti il 500° anniversario dalla redazione delle ‘Memorie della Compagnia di San Salvatore’ e il rinnovo dello stesso contratto di comodato d’uso con la Curia. "Si tratta di un progetto dal grande valore materiale e simbolico – sottolinea il priore Massimo Spessot –: recupereremo i locali dove è nata l’Onda. Locali che saranno adibiti per attività istituzionali della Contrada e dei piccoli ondaioli, ma anche a disposizione, in accordo con la Curia da sempre al nostro fianco, dei giovani della parrocchia e della città". ‘Ritorniamo al futuro 1524-2024: Chiesino, il cuore dell’Onda da 5 secoli’ è il titolo dei diversi incontri, eventi e iniziative, organizzate da Malborghetto per l’occasione. "Vogliamo celebrare al meglio i cinque secoli del nostro verbale della memoria – ha detto l’onorando –, il verbale più antico posseduto dalle Consorelle, datato 1 agosto 1524". "La sfida che lanciamo – ha aggiunto Gianpaolo Gallù, economo dell’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino – è che questi luoghi si riempiano di quei valori che oggi si stanno perdendo. Che le varie attività si basino sui principi della santità. Il progetto è anche un’operazione di tutela della memoria della Contrada e, come ha più volte sottolineato il cardinale Lojudice non è possibile pensare a Siena senza le Contrade. Ma è anche giusto guardare al futuro e mettere il nostro patrimonio al servizio della città". Gli interventi, come ha spiegato l’architetto Neri, "renderanno i locali più facilmente agibili e sicuri, nel rispetto dell’ambiente. Saranno uno spazio perfetto per eventi, conferenze, attività culturali e ricreative. Il sottotetto diverrà uno spazio multifunzionale, la scala per accedervi sarà allargata. Le aperture saranno dotate di nuovi infissi in legno. La chiusura è prevista entro l’anno, proprio per rientrare nelle celebrazioni". "Le Contrade sono gli unici soggetti che affondano le radici nelle lastre – ha chiuso Riccardo Coppini, rettore dei Maggiorenti –, ma non sono solo il Palio. Questi interventi spero ne risaltino la storia. Mi auguro che possano essere recuperate altre decine e decine di chiese della città".