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Oggi le primarie a Montepulciano. Sarà una sfida all’ultimo voto

Duello tra il sindaco uscente Angiolini (Pd) e Pizzinelli (outsider del Psi): l’obiettivo è un migliaio di partecipanti

Oggi le primarie a Montepulciano. Sarà una sfida all’ultimo voto

È una sfida senza appello quella che si consuma oggi a Montepulciano per le primarie del centrosinistra. Il perdente uscirà sicuramente di scena: un sindaco (nel caso specifico, Michele Angiolini, iscritto al Pd) non parteciperebbe all’amministrazione neppure con un ruolo nell’esecutivo; un affermato professionista (il suo rivale Riccardo Pizzinelli, indipendente presentato dal Psi) non lascia l’attività per un posto da assessore. Ed è solo uno degli aspetti, frutto di logiche deduzioni, che rende ad alta tensione il confronto interno alle forze progressiste della cittadina della Valdichiana.

C’è poi la lunga e travagliata fase vissuta dal Pd, partito di maggioranza, che non ha potuto evitare la defatigante ’strettoia’ delle primarie, non essendo riuscito a trovare la proverbiale sintesi su un unico nominativo. E c’è l’inedita corsa tra la politica tradizionale, quella degli iscritti, come Angiolini, e un outsider, Pizzinelli, venuto dalla cosiddetta "società civile".

Dopo una vigilia che è andata avanti per settimane, raramente infiammata da vivaci contrasti ma positivamente caratterizzata da incontri, anche molto affollati, con la cittadinanza, è comunque arrivato il momento della verità. Otto le sezioni allestite, una per ciascuna frazione, con l’eccezione del capoluogo che ha suddiviso i propri elettori tra due seggi, entrambi agli ex-Macelli. Si vota dalle 8 alle 20, nei Centri Civici, escluso appunto l’abitato principale e Abbadia, dove il riferimento è la Sala Rinascita.

Il requisito base per partecipare al voto è la residenza nel Comune; possono esprimere la preferenza anche i sedicenni, nella propria frazione, e i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno. A tutti è richiesta la sottoscrizione dell’albo degli elettori del centrosinistra. Nella percezione diffusa dei cittadini, il verdetto è in equilibrio e lo scarto, alla fine, potrebbe essere contenuto; naturalmente le segreterie dei partiti non si sbilancio. Attenzione particolare anche al numero dei votanti, "spia" importante in vista delle elezioni amministrative del 9 giugno: almeno mille partecipanti costituirebbero un numero rassicurante per le ambizioni di vittoria finale del centrosinistra, dove si assiste a quello che si preannuncia come un vero e proprio testa a testa.

Diego Mancuso