LAURA VALDESI
Cronaca

Officina del plasma equino. "L’Europa primo mercato"

La struttura ideata da Ciampoli si è trasferita dal Ceppo a Pian del Casone. "Qui spazi ampi per i 50 donatori, fra cavalli e bovini. Lavoriamo in otto"

Il dottor Raffello Ciampoli con Chiara Giovannini, suo braccio destro nel progetto (foto Fabio Di Pietro)

Monteriggioni (Siena), 2 febbraio 2024 - "Nel giro di due anni al massimo andremo in una sede più ampia per l’Officina dove produciamo il plasma iperimmune per i cavalli. Comunque sempre nel comune di Monteriggioni", diceva a La Nazione Raffaello Ciampoli nel dicembre 2020. Promessa mantenuta. "Le autorizzazioni sono arrivate a dicembre, ci siamo dunque trasferiti dal Ceppo in locali molto più ampi e comodi", spiegava ieri con la luce negli occhi il veterinario che da decenni opera e tutela i barberi della Piazza nella clinica sulla collina di Monteresi. E che ieri ha presentato la nuova officina per il plasma iperimmune di comprovata qualità ed efficacia per combattere patologie neonatali dei puledri molto diffuse quali, per esempio, l’ipogammaglobulinemia. Interamente realizzato in Italia con autorizzazione del Ministero della salute all’immissione in commercio.

L’attività si svolge adesso in Pian del Casone in una strutttura dove sono stati ricavati spazi ampi per gli enormi cavalli che sono i donatori. E che aiutano, a conclusione di una lavorazione effettuata nel rispetto delle procedure di qualità, a curare equini di molti Paesi del mondo. "Abbiamo una cinquantina di esemplari, fra cavalli e in misura ridotta bovini", spiega Ciampoli guidando nel reparto dove avviene la lavorazione i colleghi veterinari che ieri partecipavano proprio nella sua struttura al convegno nazionale della Sive (Società italiana veterinari per equini). A partecipare anche tutti i membri della commissione veterinaria del Palio. A partire dal ’capo’, il colonnello Carlo Alberto Minniti, che annunciava a margine un possibile accordo a livello nazionale fra l’Arma e la vicina azienda Diesse, sempre a Pian del Casone, per valutare se il parametro della ves può avere una sua utilità. "Viene messo a disposizione un bacino di cavalli per capire se effettivamente questa può essere un indice precoce per evidenziare stati infiammatori o di alterazione dello stato di salute dei cavalli a disposizione dell’Arma dei carabinieri. Potremmo iniziare con i reparti qui a Siena ma siamo presenti sull’intero territorio nazionale con 9 razze autoctone di tutte le fasce di età e con ogni condizione fisiopatologica . L’idea – spiega Minniti – è di sfruttare i parametri come indice precoce di uno stato di malessere mettendo a punto una procedura scientifica che ne validi l’efficacia ai fini della tutela del benessere del cavallo".

Tornando all’azienda di Ciampoli dove si produce ’Plasma life’ ci sono congelatori e celle frigorifero, ingresso materiali nell’ambiente farmaceutico con un trattamento dell’aria 24 ore 24. Poi l’ingresso del personale e il laboratorio del controllo di qualità. "In tutti siamo otto", spiega Ciampoli che ha sempre creduto nel progetto. Che consente di esportare soprattutto in Europa, in particolare in Francia che è Paese di riferimento più dell’Italia. Anche in Irlanda. Oltre che negli stati Arabi dove ’Plasma life’ continua ad essere presente. Braccio destro del dottore dei cavalli da Palio, che sta lavorando anche a sinergie con l’Università di Siena, è la dottoressa Chiara Giovannini.