
Roberto Latini, direttore artistico del Festival Orizzonti
Chiusi si lascia avvolgere dal teatro, per otto giorni. Si apre domenica 27 la ventitreesima edizione di OrizzontiFestival, la prima affidata alla nuova direzione artistica di Roberto Latini, che promette: "Sarà una festa del contemporaneo, più una festa che un festival, volta a celebrare le arti sceniche". Saranno tanti gli spazi che ospiteranno i quarantaquattro eventi della rassegna, per la quale anche Mimmo Paladino ha donato un’opera che sarà allestita in piazza Duomo. Tanti i protagonisti: Mariangela Gualtieri (27 luglio), Maria Paiato (28 luglio), Francesca Mazza (29 luglio), Vetrano e Randisi (30 luglio), Marco Baliani (31 luglio), Daria Deflorian (1 agosto), Danio Manfredini (2 agosto), Rezza/Mastrella (3 agosto). E poi le lezioni con maestri Gennaro Carrillo (27 luglio), Virgilio Sieni (28 luglio), Lisa Ferlazzo Natoli (29 luglio), Claudio Morganti (30 luglio), Silvia Rampelli (31 luglio), Gabriele Lavia (1 agosto), Attilio Scarpellini (2 agosto), Flavia Mastrella e Antonio Rezza (3 agosto). E poi in orari e luoghi inconsueti le VisitAzioni con Antonio Perretta alla Torre del Duomo (28 luglio), Valentina Corrao al Museo Nazionale Etrusco di Chiusi (29 luglio), Sem Bonventre al Museo Civico (30 luglio), Pasquale Aprile ai Lavatoi (31 luglio), Salvatore Alfano e Monica Mihaela Buzoianu al Labirinto di Porsenna (1 agosto), Teatro del Lemming al Chiostro San Francesco con ‘Edipo. Tragedia dei Sensi per uno spettatore’ (2 e 3 agosto). E poi spettacoli cult: Finale di partita (27 luglio); Voodoo (28 luglio); Sandokan (29 luglio); La Buca (30 luglio); Him (31 luglio); Risate di gioia (1 agosto).
"C’è grande entusiasmo per questa edizione – dichiara Giannetto Marchettini, presidente della Fondazione Orizzonti – che apre il triennio della direzione di Roberto Latini, con cui si è instaurata sin da subito una profonda sintonia artistica e progettuale". "Il nuovo festival segna un ulteriore passo avanti – afferma Gianluca Sonnini, sindaco di Chiusi – sia sotto il profilo artistico che qualitativo". "Intendo la direzione artistica come un ‘andare verso’ – spiega Latini – e non nel senso di ‘comando’. È una questione di condivisione, con gli artisti e con il pubblico, che comprende che sta partecipando a eventi unici. Questo rafforza il legame con il territorio".