Torna il Terre in Festival dal 31 luglio al 4 settembre

In Valtiberina arrivano spettacoli che animeranno le piazze, i musei ei luoghi emblematici dei comuni coinvolti

caterina casini

caterina casini

Arezzo, 22 luglio 2025 – Laboratori Permanenti prosegue il lavoro intrapreso sul territorio, confermando e rafforzando il proprio rapporto con il territorio della Valtiberina Toscana.

Espressione di questo lavoro è TERRE IN FESTIVAL che, attraverso la sua dimensione diffusa, offre in vallata una programmazione ricca e variegata che intreccia tradizione, innovazione e sperimentazione artistica. Un'occasione unica per il pubblico di vivere esperienze teatrali coinvolgenti, tra grandi interpreti, compagnie storiche e giovani talenti emergenti.

In questi anni sono stati intessuti e consolidati rapporti di collaborazione con i comuni di Sansepolcro, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Caprese Michelangelo, Sestino, Badia Tedalda e Anghiari. Un lavoro realizzato per connettere attraverso l'offerta culturale i paesi della vallata, valorizzandone le peculiarità e le attrattive e offrire ai cittadini proposte stimolanti e varie.

Fondamentale per le nostre attività annuali il sostegno costante della Regione Toscana e in particolare il supporto al Festival della Fondazione CR Firenze.

"Sostenere Laboratori Permanenti significa investire in una delle esperienze più significative di sperimentazione artistica che intreccia tradizione e innovazione - afferma Andrea Sassi, membro del Comitato di Indirizzo di Fondazione CR Firenze -. In coerenza con la nostra missione, la Fondazione CR Firenze rinnova il proprio impegno a fianco delle realtà culturali del territorio aretino. Solo nell'ultimo anno, infatti, abbiamo destinato al territorio oltre 1 milione di euro tramite l'erogazione di contributi a circa 50 tra le più radicate associazioni locali per la realizzazione da un lato di iniziative artistiche, culturali e performative finalizzate all'animazione culturale del territorio, dall'altro di interventi di valorizzazione, conservazione e restauro del patrimonio storico e artistico. Un segnale concreto di attenzione alla vitalità culturale e sociale delle nostre comunità”.

Terre in Festival si svilupperà dal 31 luglio al 4 settembre 2025 con spettacoli che animeranno le piazze, i musei ei luoghi emblematici dei comuni coinvolti.

Come spiega la Direttrice Artistica Caterina Casini «Terre in Festival si posa nel territorio della Valtiberina e sosta nei suoi Comuni, attua congiunzioni ideali, porta artisti di calibro nazionale che uniscono tradizione e contemporaneità, sapienza teatrale e sperimentazione, ospita in residenza e offre il palco a giovani emergenti della scena contemporanea. Troverai occasioni di formazione per giovani attori, momenti ludici e creativi per persone di ogni età, coproduzioni che reinterpretano la classicità in forma contemporanea, e un rapporto mai dimenticato con la musica.

La nostra attenzione è a voi Pubblico, che potrete godere di un territorio bellissimo ricco di storia, anche con le passeggiate organizzate, visioni inedite per un rapporto profondo con la natura e la cultura dei luoghi, per distendere il pensiero, partecipare, assistere, stare insieme, comunicare.

Terre in Festival ci rende dinamici, esploratori con sempre nuove mete, è generativo, summa di un lavoro realizzato con cura durante gli inverni da cui scaturiscono attività specifiche e diffuse, con particolare attenzione alle nuove generazioni che abbiamo la fortuna di incontrare in vari momenti. Felici di essere arrivati a questi traguardi, ringraziamo chi ci supporta. Vi aspettiamo sempre più numerosi!»

Un festival intenso che accompagnerà l’estate della Valtiberina con prime nazionali, 3 residenze artistiche, un laboratorio di alta formazione destinato a giovani attori professioni, un laboratorio creativo gratuito aperto a tutti; compagnie provenienti da tutta Italia che propongono spettacoli fruibili, acuti, che regalano vere e proprie esperienze immersive.

Da sempre, inoltre, lavoriamo per rispettare l’ecosistema utilizzando bassi consumi energetici, luci led, e offrendo escursioni: la scoperta del territorio si fonde con il piacere del teatro.

Prosegue, infatti, per il secondo anno, In giro per Terre In Festival: vere esperienze di turismo culturale, in collaborazione con Circolo degli Esploratori di Sansepolcro.

Dunque, un Festival che sta crescendo di anno in anno rivolto al rispetto e alla conoscenza delle bellezze naturali della Valtiberina e alla loro valorizzazione.

Si inizia giovedì 31 luglio ore 21.00 a Pieve Santo Stefano in Piazza Plinio Pellegrini con lo spettacolo in prima nazionale È TUTTO SBAGLIATO, È TUTTO DA RIFARE! Bartali: l’uomo e il campione, tra trionfi sportivi e straordinaria umanità̀. Una produzione Teatri d'Imbarco, con Beatrice Visibelli, scene e luci Michele Redaelli, costumi Cristian Garbo e testo e regia Nicola Zavagli

Lo spettacolo affronta la vita di Gino Bartali, per scoprire nuovi racconti e sfumature della sua straordinaria umanità̀, ne esplora le storie segrete. Parole e musica si intrecciano in una composizione che alterna ironia e profondità̀, regalando al pubblico un ritratto più̀ intimo del campione e dell’uomo che è entrato nel cuore di tutti.

Lo spettacolo sarà replicato venerdì 1° agosto alle ore 21.00 presso il Giardino Museo Casa Michelangelo di Caprese Michelangelo.

Lo stesso giorno (1° agosto), si inizia anche con In giro per Terre In Festival: prendendo ispirazione e omaggiando lo spettacolo si propone un Giro del lago di Montedoglio in bici (partenza ore 8.00).

Un suggestivo anello tra natura e storia: da Sansepolcro si attraversa la piana fino al Lago di Montedoglio, per poi risalire verso il borgo di Anghiari, e rientrare su tranquille strade di campagna. Un percorso vario e scorrevole, ideale per scoprire la Valtiberina su due ruote.

Mercoledì 6 agosto ore 21.00 ci spostiamo a Monterchi presso il Giardino Museo Madonna del Parto. In scena RADIO MAIGRET una produzione Settimo Cielo, da George Simenon, di e con Gloria Sapio e Maurizio Repetto, effetti e tappeto sonoro realizzati dal vivo da Andrea Cauduro e luci di Luca Rossi.

Radio Maigret nasce da uno studio sulla scrittura di Simenon, dalle immagini di un certo cinema francese e di sceneggiati nostrani. Accompagna lo spettacolo un tappeto sonoro che allude alla vecchia postazione del rumorista ma ha i suoi riferimenti nella musica contemporanea e si intreccia con le voci degli attori. Il pubblico viene invitato a entrare nel vivo del plot.

Quest’anno nasce una nuova collaborazione e scopriamo una nuova location che ci auguriamo possa incontrare i vostri gusti e interessi: venerdì 8 agosto alle ore 18.30 presso la suggestiva località Montagna, Sansepolcro, presentiamo LE CASE DEL MALCONTENTO tratto dal romanzo di Sacha Naspini edizioni e/o, una produzione Atto Due/Murmuris, drammaturgia di Simona Arrighi e Luisa Bosi, con Luisa Bosi, Laura Croce, Sandra Garuglieri, Francesco Mancini e Roberto Gioffrè, costumi di Francesca Leoni, e la regia di Simona Arrighi.

Uno spettacolo site-specific, per l’occasione “abita” il borgo antico della frazione Montagna, a 15 minuti da Sansepolcro. Un luogo magico ai piedi dell'appennino tosco/marchigiano, composto da due agglomerati di abitazioni: case montane in muratura con piccole pietre a vista.

Ci è parso perfetto per accogliere la messa in scena del romanzo di Sacha Naspini; Le Case (del malcontento) è un borgo millenario nell’entroterra maremmano, gli abitanti annaspano nella vita e cercano di mettere al riparo dalle sventure le loro, tra goffaggine e ironia tagliente. Lo spettacolo dà voce a queste figure, che raccontano le loro vicende tragiche, disegnando un universo sospeso tra il reale e il fantastico.

Allo spettacolo è abbinata un’apericena: al termine della performance, grazie alla preziosa collaborazione del Ristoro Calisti gli spettatori vivranno un ulteriore viaggio tra i sapori della tradizione locale (pacchetto spettacolo+apericena: € 33,00).

Si prosegue mercoledì 13 agosto alle ore 19.00 presso l’Anfiteatro Campaccio di Sansepolcro con

LA PAGINA PIÙ BELLA DEL MONDO, che presenta Corrispondenza una produzione Laboratori Permanenti, ideazione e testo di Marina Leone, voci narranti Marina Leone e Claudia Mineide, musiche originali dal vivo di Roberta Bartoletti (organetto), regia di Martina Dini.

In uno spazio pieno di carte, libri e oggetti, un dialogo a due voci, due donne cercano le tracce di una storia d’amore. È la corrispondenza attraverso cui Virginia Woolf e Vita Sackville West hanno legato la loro passione, tra il 1924 e il 1941. In scena i momenti più significativi della storia di queste due grandi scrittrici, attraverso le confidenze del carteggio dove s’interrogano su cosa sia l’amore tra due donne.

Segue un appuntamento notturno con In giro per Terre In Festival: Anello di Montecasale in notturna (partenza ore 20.45). Incontro a Montecasale, luogo magico e suggestivo al tramonto. Si sale verso i prati d’altura di Vesina e poi al Poggio della Rocca, piramide naturale che segna il confine tra Toscana e Umbria, con una straordinaria vista sulla valle. Discesa verso la Val d’Afra, accompagnati dai suoni della notte.

Sabato 16 agosto alle ore 21.00 sempre presso l’Anfiteatro Campaccio, in scena UMANI da e per Francesco Romiti una produzione Chille de la Balanza, di e con Sissi Abbondanza e Claudio Ascoli.

Francesco Romiti, artista irregolare fiorentino; dal suo Diario è tratto “Questo volevo che capiste”, un diario inedito e sconosciuto al pubblico, e a partire dalle sue opere, Sissi Abbondanza e Claudio Ascoli hanno deciso di provare a comunicare il mondo di Romiti che chiede la necessità e l’urgenza di un incontro tra UMANI.

Il giorno seguente il 17 agosto alle ore 21.00 presso il Museo dell’Alta Valmarecchia di Badia Tedalda torna in scena RADIO MAIGRET di Settimo Cielo.

In concomitanza un nuovo appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello dell'Alpe della Luna da Monteviale. Partenza alle ore 8.30, poco dopo il borgo di Monteviale (Badia Tedalda). La salita iniziale, immersa in una faggeta ombrosa e suggestiva, conduce al crinale e alla Ripa della Luna, tra panorami mozzafiato. Il rientro si conclude con un bagno rinfrescante nel Presalino, accanto allo Specchio della Luna.

Sabato 23 agosto alle ore 21.00 presso l’Anfiteatro Campaccio in scena lo spettacolo OSPITI, una produzione Il Teatro delle Donne, di e con Carlina Torta e Aldo Gentileschi

Un atto unico in 14 quadri, inframezzati da brani musicali che scandiscono il tempo della strana convivenza tra due personaggi all’apparenza molto diversi tra loro, che finiscono per diventare amici e sostenersi a vicenda, esplorando temi universali di rinascita, amicizia e speranza, affrontano le proprie paure e incertezze, cercando di trovare il coraggio di inseguire ancora i propri desideri.

Domenica 24 agosto sarà una giornata dedicata all’arte e alla figura di Paul Klee presso il Museo Madonna del Parto di Monterchi.

Si inizia alle ore 10.30 con il laboratorio GRATUITO per la costruzione di marionette con le tecniche di PAUL Klee. Un laboratorio divertente e coinvolgente per grandi e piccini condotto da Eclario Barone, professore all’Accademia Belle Arti di Roma, con la collaborazione di Silvia Gambini.

I partecipanti lavoreranno con materiali di riciclo seguendo le indicazioni di Paul Klee.

La sera alle ore 21.00 andrà in scena in prima nazionale ‘Ho INVENTATO UNA MACCHINA PER CINGUETTARE’ lezione spettacolarizzata sulla vita e l’opera di Paul Klee; una coproduzione Laboratori Permanenti/Settimo Cielo, di e con Eclario Barone e la regia di Simone Caporossi

Racconto immaginifico della vita di Klee al figlio Felix, con l’ausilio di tutti i suoi mezzi espressivi: il disegno, la poesia, i diari, la musica, il colore e le marionette costruite espressamente per lui; personaggi di cartapesta e oggetti di riciclo efficaci per presentarci un artista che aveva fatto dell’immaginazione la sua cifra maggiore. Seguendone il filo rosso delle opere incontreremo gli artisti più rappresentativi del’900, percorreremo i suoi viaggi e i suoi incontri che hanno influenzato la sua tecnica e la sua arte.

Martedì 26 agosto alle ore 21.00 presso il Teatro Pilade Cavallini di Sestino andrà in scena in prima nazionale Deve cadere un po’ di pioggia: spettacolo selezionato come menzione speciale Bando Portraits on stage 2024; frammenti e citazioni di Vincent Van Gogh e Theo Van Gogh, drammaturgia di Francesco Ferrara, con Salvatore Cutrì + ospiti invitati tra il pubblico, progetto e regia di Francesco Ferrara e Salvatore Cutrì

Dopo alcuni giorni in residenza artistica presso il teatro di Sestino la giovane compagnia presenterà al pubblico il risultato del proprio lavoro.

Lo spettacolo nasce dal desiderio di rompere l’immagine cristallizzata di Vincent Van Gogh e instaurare con lui un dialogo esistenziale. Il pubblico sarà invitato a costruire lo spettacolo insieme agli attori, tentando di far emergere uno sguardo autentico, anche fragile, incoerente sul genio di un artista.

Dal 24 al 28 agosto dalle ore 9.00 -13.00 e dalle 17.00 – 21.00 presso l’Anfiteatro Campaccio, di Sansepolcro avrà luogo il Laboratorio “LE EUMENIDI” diretto dal regista greco Nikos Goudunakis.

Si tratta di un laboratorio di alta formazione aperto a giovani attori professionisti, finalizzato alla composizione del coro delle Eumenidi che parteciperanno, insieme agli attori professionisti presenti in residenza, alla messa in scena dello spettacolo LE EUMENIDI, il primo tribunale della storia di Eschilo. Il lavoro fonde pratiche del teatro orientale tradizionale e del teatro contemporaneo europeo, per far rivivere il teatro greco antico e restituirne la sorprendente attualità.

Nikos Goudunakis vive ad Amburgo, dove lavora come docente di Teatro e regista con la Compagnia Teatrikon. Laureato alla Scuola dell'Arte Drammatica dell’Associazione del Pireo. Lavora come attore, regista, drammaturgo, traduttore e docente di teatro greco in diversi paesi oltre a Grecia, Germania e Italia. È membro della CAM dal 2008 e docente dal 2011, dove insegna antica tragedia greca. È membro del teatro ellenico-tedesco di Colonia in Germania.

Giovedì 28 agosto alle ore 21.00 sempre presso l’Anfiteatro Campaccio andrà in scena in prima nazionale LE EUMENIDI, “il primo tribunale della storia" di Eschilo una coproduzione Laboratori Permanenti/compagnia Arti e Mestieri, con Bruna Braidotti, Meredith Airò Farulla, Filippo Fossa, Paolo Mutti e gli allievi attori del laboratorio, regia di Nikos Goudanakis.

Nuova produzione dal terzo dramma della trilogia dell’Orestiade di Eschilo, nella traduzione di Pier Paolo Pasolini. L’allestimento è contemporaneo: i protagonisti sono figure archetipiche, sospese nel tempo. Il testo segue fedelmente la struttura della tragedia eschilea ma lascia aperto il finale: sarà il pubblico a pronunciarsi sul verdetto, decidendo le sorti ultime del processo.

Venerdì 29 agosto alle ore 21.00 torna il consueto appuntamento con la musica al Castello di Sorci di Anghiari: Il Tabarro di Giacomo Puccini. Laboratori Permanenti propone dal 2014 una serie di conferenze spettacolo la cui narrazione è affidata a Michele Casini. Per l’occasione il giornalista illustrerà ll Tabarro, opera in un atto di Puccini, narrandone genesi, trama e caratteristiche musicali e teatrali, corredate da filmati tratti da celebri allestimenti realizzati nei più importanti teatri lirici del mondo.

In questa giornata torna l’appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello di Anghiari: Il Castello di Montauto e la Riserva naturale dei Monti Rognosi (partenza ore 8.30). Un’escursione ad anello nel cuore dei Monti Rognosi, tra ofioliti e paesaggi unici. Partiamo dalla Fabbrica della Natura, con una visita al centro, saliremo lungo la Sovara fino al Castello di Montauto, percorso anche da San Francesco. Rientro verso il punto di partenza, tra boschi e campagna su sentieri e mulattiere.

Si prosegue sabato 30 agosto alle ore 21.00 presso il Teatro Pilade Cavallini di Sestino con lo spettacolo COSIMO I E VASARI, L’IDEA DI TOSCANA, una produzione Laboratori Permanenti con la collaborazione del Comune di Pieve Santo Stefano, con Andrea Bucci, Mauro Silvestrini, Lavinia Lazzaro, la ricerca storica di Michele Casini, collaborazione alla scenografia di Svetlana Mikova, tecnico Roberto Marcellini, testo e regia di Caterina Casini

In scena i punti salienti della vita di Cosimo I attraverso il suo rapporto con Giorgio Vasari. Insieme a loro Eleonora da Toledo, moglie di Cosimo I e presenza importante per la formazione del Gran Ducato di Toscana. Un racconto pieno di immagini e di visioni, che permette di entrare nelle atmosfere dell’epoca e di comprendere la portata storica di quell’idea di Toscana che oggi ancora condividiamo.

La mattina un nuovo appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello del Sasso di Simone da Casa del Re (partenza ore 8.30). Camminando su un fondale marino. Da Casa del Re (Sestino) saliamo fino alla vetta del Sasso di Simone (1.204 m), tra panorami spettacolari, fossili marini e i resti della “Città del Sole”. Aggiriamo il Sasso sotto la fresca cerreta. Il ritorno attraversa calanchi e boschi fino a Casa Barboni, chiudendo un anello ricco di natura e storia.

Domenica 31 agosto ci spostiamo a Pieve Santo Stefano in Piazza Plinio Pellegrini dove alle ore 21.00 andrà in scena lo spettacolo VENDITORI DI ANIME una produzione Seven Cults, testo di Alberto Bassetti, con Bruno Governale, Maddalena Rizzi, Alessandro Scafati, scene Giovanni Piccirillo, luci Valerio Caporossi, costumi Alessandra Mené e la regia di Filippo d’Alessio.

Il testo esplora tre figure reali e misteriose, ognuna pronta a dedicare tutta sé stessa per preservare un luogo che è alla base dei loro desideri e delle loro disgrazie: il teatro. I tre personaggi incarnano le forze e le debolezze che sono legate a questo edificio, che li porterà in un viaggio alla ricerca del proprio scopo. Sotto i tratti dell’ironia e talora della comicità e dello stupore, l’autore vuole rappresentare un’accusa verso l’arte che diventa commercio.

Sempre in mattinata un nuovo appuntamento con In giro per Terre In Festival: Anello tra le Gualanciole e il Poggio Tre Vescovi. Partenza ore 8.30 nei pressi del Passo delle Gualanciole, vicino al rifugio, seguendo il crinale appenninico verso nord lungo il sentiero Rimini–La Verna; passando dalla Buca del Tesoro fino allo spartiacque tra Tevere e del Savio. Da lì, scenderemo verso ovest lungo sentieri che conducono alla Valle Santa Francescana tra mulattiere e boschi.

Infine, chiude il festival l’opera risultata tra i vincitori del Bando Portraits on stage 2024, per giovani compagnie o artisti under 35, volto al sostegno di progetti artistici inediti di spettacolo dal vivo declinanti il tema dell’arte figurativa.

Overdose è stato selezionato per l’uso particolare dei linguaggi, una ricerca di comunicazione tra il personaggio e il mondo che si trova attorno; un fumetto vivente che riflette il rapporto fra sentimenti e follia, che troverà il suo sviluppo nelle sale del teatro di Monterchi dove verrà presentato in prima nazionale.

Sabato 4 settembre alle ore 21.00 presso il Teatro Comunale di Monterchi andrà in scena Overdose di e con Sathya Nardelli e Nicholas Turba, video design Nicholas Turba, costume design Mariana Oddis, sound design Nasa Bianconi, consulenza drammaturgica Elena Patacchini, Diego Piemontese, consulenza al movimento Noemi Bresciani; con il sostegno di Collettivo Effe (Torino) e Diesis Teatrango (Ar).

Una fiaba nera, racconto di formazione di un essere alieno a partire dalla sua comparsa sulla terra, in un lungo viaggio di scoperta di sé, dell'altro e del mondo che lo circonda.

Mescolando i linguaggi del fumetto e del teatro fisico e utilizzando gli strumenti della motion design, dell'animazione e del linguaggio plastico crea un'ambientazione visiva ispirata al mondo dei videogiochi e dei film di animazione.

Nel tentativo di dare corpo al digitale, facendolo dialogare con il reale, Overdose si interroga sul rapporto tra l'individuo e il cosmo, esplorando il sentimento romantico del sublime e i suoi eccessi, provando a toccare tutte le fasi cruciali della vita umana.

Si chiudono anche gli appuntamenti con In giro per Terre In Festival: Anello di Monterchi: Sulle tracce dell'Omo Salvatico (partenza ore 9.00). Si dice si chiamasse Agnolaccio, l'omo salvatoco dei boschi di Murcia presso Monterchi, col corpo ricoperto da pelo ispido e forza sovrumana. Scopriremo le campagne ei boschi abitati da questa figura ancestrale, simbolo del selvaggio e del pagano nell'immaginario locale