
di Laura Valdesi
SIENA
Nuove accuse per il presunto guru di Montepulciano Andrea Paolini che muoveva le fila dell’associazione ’Nautilus Xenolid’. La procura sostiene che ha abusato sessualmente di diverse donne che frequentavano i corsi ’Deltalife’ destinati ad aiutarle a crescere e a diventare sempre più loro stesse. Ma adesso deve difendersi anche dall’ipotesi di maltrattamenti nei confronti delle persone che facevano parte dell’associazione, in quanto il contesto che si era creato, sempre secondo l’accusa, sarebbe riconducibile appunto ad una sorta di ’famiglia’. Già contestato sin dall’inizio della delicata vicenda, su cui aveva acceso le luci la Squadra Mobile, l’esercizio abusivo della professione di psicologo e di psicoterapeuta.
Gli avvocati della difesa, Luigi Paganelli e Michele Vaira, avevano chiesto ed ottenuto i termini a difesa nel marzo scorso per poter analizzare le ulteriori accuse. Così si è tornati davanti al gup Chiara Minerva ieri mattina alle 9.30. In aula c’era Paolini, non era presente invece la sua ex, Stefania Fabbro, assistita dall’avvocato Alessia Crapis, a cui viene contestato solo un caso di violenza sessuale. La donna, che da quando esplose la vicenda ha preso subito le distanze da Paolini, ha chiesto di essere giudicata con rito abbreviato condizionato all’audizione di una testimone, per l’esattezza un medico. L’udienza si svolgerà a settembre. E sempre nella stessa data i difensori di Paolini illustreranno l’attività della ’Nautilus Xenolid’, in verità già documentata da circa 700 ore di filmati e materiale che descrivono la vita dell’organizzazione nell’ambito della quale sarebbero avvenute le violenze sessuali nei confronti di persone particolarmente fragili, anche perché colpite da gravi traumi come la perdita dell’uomo della propria vita. Tutto accadeva all’interno di agriturismo, fra Volterra e Castiglion del Lago ma anche in Valdichiana. "L’ampliamento dell’ambito dei capi di imputazione e la conseguente ipertrofia, definiamola così, delle parti civili determina una situazione che per noi rimane ancora più paradossale. Perché esistono una serie di contraddizioni intestine alla narrazione della procura che prima erano più latenti e adesso diventano rilevanti, che intendiamo sottolineare al giudice dell’udienza preliminare. Questa la sede in cui lo faremo chiedendo al gup di prendere posizione", commenta l’avvocato Paganelli al termine dell’udienza prima di allontanarsi con Paolini. Numerose le parti offese, quattro già costituite attraverso lo studio legale Gonzi. Adesso queste ultime potrebbero anche raddoppiare. Il caso viene seguito dal pm Silvia Benetti.