La riorganizzazione dei circoli cittadini del Pd, come prevedibile, sta scatenando una serie di reazioni. Il primo a scendere in campo è Simone Vigni, in corsa per la segreteria del partito senese: "La nuova mappa? Una follia, un grande caos. E’ la dimostrazione del fallimento della gestione del commissario Marco Sarracino – tuona –. Io e il mio gruppo avevamo una proposta diversa, più ragionata, perché i circoli si basano per statuto sulle sezioni elettorali, che ora sono ridistribuite qua e là". E ancora: "Serviva tempo e soprattutto conoscenza della suddivisione della città. Cosa c’entra Botteganova con il Petriccio? Il problema – continua Vigni – non è la riduzione a otto, ma come sono strutturati i nuovi circoli". Il riferimento va in particolare all’accorpamento tra Petriccio, Acquacalda e San miniato: "Solo questo circolo copre un’area di 15mila elettori – evidenzia Vigni – cioè circa la metà delle sezioni elettorali di Siena. E’ dunque un circolo elefantiaco e sproporzionato". poi c’è la questione dei nuovi vertici: "Ogni nuova realtà dovrà eleggere il direttivo e il segretario – è la critica –. Il tutto a una settimana dal congresso. La riorganizzazione andava fatta dal nuovo gruppo dirigente. Se sarò eletto segretario, procederò subito con una diversa organizzazione dei circoli, nel rispetto delle norme, dello statuto e soprattutto della democrazia".
Opposto il giudizio dell’altra candidata alla guida del Pd senese, Rossana Salluce: "I circoli andavano riorganizzati per renderli più efficaci e presenti sul territorio. Giusto dunque accorparli per avere luoghi più aggreganti. Dell’operazione – continua la presidente di ’Donna chiama Donna’ – si sapeva da un po’ di tempo, perché era uno dei compiti del commissario. Certo, ora i circoli sono attesi da un lavoro complesso per la formazione dei nuovi direttivi, chiamati e scegliere i propri segretari e infine a organizzarsi per il congresso dell’Unione comunale". Salluce è ottimista: "Non nascondo che i tempi sono stretti, ma credo che ce la faremo, perché siamo abituati a lavorare . Del resto, basta volere e si fa tutto. Siamo ancora nei temini per la convocazione dei congressi".
E interviene anche Giovanbattista Zona, di ’Passione Democratica’: "Il congresso Pd si farà nelle condizioni peggiori possibili con i circoli modificati a una manciata di giorni dagli incontri con una pseudo e tardiva riforma, un commissario che parla solo attraverso la stampa e organismi dirigenti superiori (provinciale e regionale) silenti e impotenti. Abbiamo incontrato sia Vigni che Salluce. I nostri voti interessano. Ma nessuno ci ha chiesto cosa avevamo scritto nelle linee programmatiche. Non vogliamo barattare la nostra passione per un posto in un comitato di circolo o in una assemblea cittadina. Preferiamo mettere le nostre energie al servizio della città e non di pure pratiche di potere".