"Conobbi Mari, fenomenale fantino, per una frattura della clavicola a seguito di una caduta al Palio", scrive su Facebook il dottore dei piloti, Claudio Costa. "Lo accompagnò ad Imola il suo fido capitano, Carlo Arezzini. Lo convinsi a non operarsi, a fasciare con un bendaggio la spalla e dopo 10 giorni montare a cavallo. Gli confidai che il cavallo l’avrebbe aiutato a legare l’osso spezzato, consentendogli di gareggiare a tre settimane dal trauma. Anche se non era del tutto sicuro, seguì i miei consigli e vinse alle grande. Diventammo amici e frequentai la sua magnifica famiglia e le stalle dove i cavalli ricevevano amore, più che fieno. A un tratto i cavalli della sua auto sono impazziti e l’hanno rapito al mondo per portarlo in un cielo dove hanno le ali. Andrea rimarrai vivo per l’eternità, nel cuore di tutti".
Cronaca"Non si operò e vinse. Diventammo amici"