Nasce l’associazione ’Medaere’. Task-force di economisti ambientali

Il nuovo soggetto è stato presentato durante la quinta conferenza Vision sull’Europa del Futuro a Pontignano. L’obiettivo è creare un network tra esperti in tutto il bacino del Mediterraneo: laboratorio di cooperazione.

Nasce l’associazione ’Medaere’. Task-force di economisti ambientali

Presentata a Pontignano l’associazione ‘Medaere’, Associazione degli Economisti Ambientali del Mediterraneo

E’ stata presentata ieri nell’ambito della quinta conferenza Vision sull’Europa del Futuro di scena a Pontignano, l’associazione ‘Medaere’, acronimo inglese per Associazione degli Economisti Ambientali del Mediterraneo. "L’idea nasce per creare un network tra gli economisti ambientali di tutto il bacino del Mediterraneo", ha spiegato il professor Simone Borghesi, vice rettore alle relazioni internazionali dell’Università di Siena. "Sono anche il presidente dell’associazione europea degli Economisti Ambientali, la ‘Eare’, ma con ‘Medaere’ vogliamo spingerci oltre e guardare anche all’Africa e all’Asia perché non ha senso chiuderci nei nostri confini senza includere partner fondamentali per il nostro futuro e la risoluzioni del problemi comunque".

Borghesi è speranzoso sul fatto che questo passo possa portare ad azioni concrete. "Può essere un esperimento – prosegue – un laboratorio di quella cooperazione internazionale che serve a livello globale per risolvere problemi come il cambiamento climatico. Abbiamo problemi simili che ci uniscono, come la scarsità idrica, gli incendi, la transizione alle energie rinnovabili: emergenze ambientali declinate magari in maniera diversa ma il Mediterraneo ci unisce in questo senso. Portare questa associazione a Siena credo abbia un grade valore per la città – ha aggiunto –. Siena ha una grande tradizione di studi sulla sostenibilità e sul Mediterraneo. Felice anche del supporto del professor Riccaboni, presidente di ‘Prima’, partenariato per la ricerca e l’innovazione nell’area del Mediterraneo". Prima della sessione plenaria, a cui ha partecipato un ricco panel internazionale tra cui Romano Prodi, i promotori di ‘Medaere’ hanno sintetizzato mission e obiettivi. "E’ importante implementare la cooperazione universitaria del Mediterraneo –ha sottolineato Marcello Scalisi, direttore dell’Unione delle Università Mediterranee (Unimed) –. La nostra rete ne è un esempio con 168 atenei da 25 paesi ma serve un ulteriore slancio per lavorare con il sud del Mediterraneo". "Abbiamo creato un gruppo di lavoro – ha rimarcato Mira Manini Tiwari, ricercatrice all’Università di Siena – per lo statuto dell’associazione che si avvarrà di partner nazionali e internazionali. Puntiamo a essere un’associazione molto presente e attiva entro il 2026". "Vedo grande interesse per iniziative di questo genere – ha concluso Valeria Costantini, direttore del dipartimento di Economia dell’Università di Roma Tre e presidente dell’Associazione Italiana degli Economisti dell’ambiente e delle risorse – come il mio Ateneo. Serve definire interventi focalizzati su alcune tematiche specifiche per incrementare la collaborazione con i paesi del sud del Mediterraneo per creare partecipazione paritaria nei vari atenei. ‘Medaere’ la piattaforma giusta".

Guido De Leo