Musei e mostre, la grande bellezza Premiate le aperture straordinarie

Dai Musei civici al complesso del Duomo, dalla Pinacoteca alla mostra di Giannelli: i visitatori apprezzano

Musei e mostre, la grande bellezza  Premiate le aperture straordinarie

Musei e mostre, la grande bellezza Premiate le aperture straordinarie

di Orlando Pacchiani

Per parlare nel dettaglio di numeri è presto, ma di certo le tante presenze registrate in città e in tutta la provincia hanno portato benefìci anche ai luoghi della cultura, aperti nei giorni delle feste. I musei comunali, quelli del complesso dell’Opera del Duomo, la Pinacoteca, per citare i principali del capoluogo: con valori assoluti diversi, le aperture hanno comunque portato attenzione. Così come “I visionari“, la mostra in parte diffusa nelle strade e nelle piazze della città di Emanuele Giannelli.

"Abbiamo riscontri molto positivi – afferma l’assessore alla cultura Pasquale Colella –, sia al Museo civico con la Torre del Mangia sia al Santa Maria della Scala, ma anche per i riscontri sulle opere di Giannelli. L’arte contemporanea fa anche discutere, ma è sempre positivo quando nasce un dibattito, si sviluppa una riflessione. E in molti hanno anche riscoperto alcuni angoli della città proprio grazie alla presenza delle opere di Giannelli".

Colella guarda anche al futuro del Santa Maria della Scala ("aspetto con ansia di conoscere il nuovo direttore, sono certo che potrà dare tanto a quel luogo meraviglioso per cui grazie al sindaco De Mossi si è già fatto un ottimo lavoro in questi anni") e anticipa la futura destinazione del cavallo di Lodola, adesso in piazza del Campo: "Per noi è un dono molto importante e in futuro sarà collocato all’ingresso della Galleria del Palio. Per l’immediato abbiamo da poco avuto il parere favorevole della Soprintendenza per collocarlo nel cortile di palazzo Patrizi".

Chi ha in pratica segnato una nuova nascita per l’istituzione che guida è Axel Hémery, arrivato alla direzione della Pinacoteca con la concessione dell’autonomia. "Anche in questi giorni di aperture eccezionali abbiamo avuto buoni riscontri – spiega Hémery – ma il lavoro è appena iniziato e abbiamo tante attività in cantiere: dalle iniziative al palazzo Chigi alla Postierla, alle nuove acquisizioni, agli incontri con il pubblico che mettiamo in piedi grazie alla collaborazione del nostro personale".

Al momento del suo insediamento, Hémery sottolineò che la Pinacoteca doveva riallacciare un filo diretto con la città, per poter poi essere punto di attrazione per tutto il mondo. "Siamo tornati a essere un elemento centrale prima di tutto per Siena – afferma – ed essere nel cuore vivo della città è imprescindibile. Nel tempo realizzeremo altro iniziative che ci consentiranno di aprirci sempre più".

Da segnalare in questo senso a breve il rientro anticipato nelle sale museali del Crocifisso di Ambrogio Lorenzetti, dopo un importante restauro iniziato circa due anni fa grazie al contributo di Friends of Florence, che gli ha restituito una leggibilità precedentemente compromessa. "Un evento molto atteso", commenta Hémery.

Ha invece brindato alle circa quarantamila presenze in tutti i musei che gestisce in provincia di Siena Stefano Di Bello, responsabile del comparto senese di Opera Laboratori. Da Siena a San Gimignano, da Montalcino a Colle Val d’Elsa, da Montepulciano all’abbazia di Sant’Antimo: tante le meraviglie sparse nel territorio e gestite dalla società. "Il turista si avvale dei nostri servizi – afferma Di Bello – per pianificare una presenza di più giorni nei vari luoghi culturali della provincia. Questo incentiva anche una permanenza di più giorni nelle strutture ricettive".