
Muore noto contradaiolo Aveva avuto un incidente in moto a Sant’Andrea Indagata una donna
di Laura Valdesi
SIENA
Un pugno allo stomaco, per i chiocciolini. Paolo Gozzi, per tutti ’Peo’, non ce l’aveva fatta. Poco prima di mezzogiorno la notizia della sua morte alle Scotte, dopo l’incidente avvenuto sulla Grossetana martedì intorno alle 19.15, si è diffusa sui social. In città ma anche in Toscana perché Gozzi, che avrebbe compiuto 50 anni il 6 settembre, era un artista e showman conosciutissimo. "Ideatore, presentatore e conduttore della Compagnia dei Toscanacci", così si definiva sul profilo Facebook dove ieri sono stati lasciati tanti messaggi di affetto e condoglianze. La procura ha aperto un’inchiesta sull’incidente mortale, coordinata dal pm Nicola Marini. La dinamica è ancora in corso di ricostruzione da parte della polizia municipale che ieri ha sequestrato la Nissan Juke coinvolta nell’incidente, unitamente alla splendida moto Morini del 1973 su cui viaggiava Gozzi e che aveva mostrato orgogliosamente sui social. La donna senese al volante della Nissan è indagata per omicidio stradale. Lunedì l’autopsia su Gozzi.
L’uomo martedì prima di cena stava percorrendo la Grossetana in direzione San Rocco quando si è verificato l’incidente all’altezza di Sant’Andrea. La strada era rimasta bloccata, sulle prime però sembrava che le condizioni del motociclista non fossero gravi. Una volta portato alle Scotte la situazione è apparsa più seria. Era stato trasferito in rianimazione dove ieri il suo cuore si è fermato.
Dipendente di Sei Toscana, Paolo Gozzi era un personaggio vulcanico come sa bene chi aveva partecipato alle serate organizzate con ’I Toscanacci’ dalla Valdelsa alla Val d’Orcia, tante a nella sua Siena, all’Oliveta come nel Bruco e nel Valdimontone, la notte bianca a San Rocco. Ieri, svela il profilo social dell’artista, era prevista una serata a Torri per la festa di Santa Mustiola. "Dopo la movida la quiete della campagna", scriveva in una delle tante foto con i cavalli e gli animali che tanto amava. Gozzi era anche un maestro del cuoio che lavorava artigianalmente, oltre che un grande appassionato di calcio. Aveva giocato e anche insegnato ai giovani, era stato presidente del gruppo sportivo San Marco. La Chiocciola aveva un posto speciale nel suo cuore e lui in quello dei contradaioli. "Paolo è una perdita devastante per tutti noi, un giovane uomo che con la sua amicizia ha contribuito moltissimo alla mia crescita personale e ha arricchito la Contrada con il suo spirito sempre positivo e sorridente. Lascia un vuoto incolmabile", dice il priore Marco Grandi.