Morte di Rossi, Ris alla Rocca

Occhi puntati sul quarto piano . Nuovi colpi di scena sul giallo

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di Laura Valdesi

SIENA

Sembra di essere tornati a tanti anni fa. Quando i senesi passavano davanti a Rocca Salimbeni con la morte nel cuore perché ’Babbo Monte’ era finito nell’occhio di un ciclone infernale. E si sentivano meno protetti. E come oltre otto anni fa i turisti si fermavano, come ieri alle 11 un giapponese, scattando foto alle telecamere davanti alla Rocca. Che questa volta attendevano però non l’arrivo dei finanzieri ma della commissione parlamentare d’inchiesta sulla morte di David Rossi, giunta su due pulmini mentre il presidente Pierantonio Zanettin era arrivato prima.

L’inizio di una giornata che ha avuto come primo palcoscenico l’ufficio del manager della comunicazione di Banca Mps volato giù dalla finestra il 6 marzo 2013, ma anche la stanza superiore al quarto piano. "La perizia più attesa, tra quelle affidate ai carabinieri del Ris dalla Commissione parlamentare è la caduta con manichino virtuale per verificare se – anticipa al mattino l’avvocato Paolo Pirani che segue la famiglia Rossi - è avvenuta dall’ufficio oppure, dubbio che avevamo sollevato noi, dalla stanza superiore". A seguire il lavoro dei Ris sale anche un avvocato dello studio di Carmelo Miceli, che assiste la moglie Antonella Tognazzi e sua figlia Carolina Orlandi. "Ho presentato apposita istanza alla commissione per esserci", svela Miceli in attesa che le operazioni nel vicolo di Monte Pio dove è atterrato Rossi dopo un volo di almeno 14 metri (17-18 se fosse caduto dal quarto piano) iniziano alle 11.20 con il laser scanner 3D e terminano con la simulazione della salita sul condizionatore nell’ufficio del manager con tanto di risma di carta sul lato sinistro per verificare la tipologia e l’entità delle deformaizoni che si prioducevano sull’apparecchio e gli eventuali movimenti della carta stessa. L’ultima prova della giornata, questa. Il risultato degli accertamenti si conoscerà fra circa tre mesi. In anticipo dunque rispetto al previsto.

I Ris hanno lavorato sia da Rocca Salimbeni, sia sul palazzo di fronte, sia all’interno del vicolo per acqusire i dati che poi consentiranno una ricostruzione tridimensionale della caduta. Lunghissimi gli esperimenti che hanno interessato il lancio degli orologi – tre quelli a loro disposizione – per confrontare le dimensioni, i riflessi e le traiettorie dei Sector ripresi sperimentalmente con quelli del ’punto luminos-grave’ osservato nel video in possesso dei carabinieri del comandante Sergio Schiavone. E’ stata riprodotta la pioggia artificiale, anche se a metà pomeriggio cadeva quella vera mentre venivano effettuati gli esperimenti. Per capire, ad esempio, se il cinturino dell’orologio si sarebbe spezzato oppure rimasto integro. Se ci sarebbe stato il famoso ’luccicchio’ nel caso qualcuno l’avesse lanciato dopo la caduta del manager. E poi le luci delle automobili che appaiono nelle riprese: è stata studiata la proiezione delle ombre che si notano nel filmato. Ad osservare anche l’ingeger Luca Scarselli, consulente della famiglia e amico di David Rossi. Che tanto ha studiato su questi aspetti. Osserva che ieri sera il vicolo era più illuminato rispetto al 6 marzo 2013, non solo per le luci natalizie.

Ci sono con lui anche gli avvocati Miceli e Pirani. Nel punto dove è caduto David il muro sporge di circa 20 centimetri alla base, si riavvolge il nastro delle informazioni. In prefettura intanto, secondo palcoscenico della giornata di indagini, si svolgeva l’audizione del colonnello Rosario Mortillaro, molto attesa per iniziare a capire se nella stanza di Rossi quel 6 marzo c’era davvero l’allora comandante dell’Arma Pasquale Aglieco. E se, dunque, il racconto che insieme a quello di altri investigatori è stato già inviato alla procura di Genova e al Csm, trova ulteriori riscontri. Alle 22 passate il vicolo torna nel silenzio. Ma potrebbe riaccendersi. L’avvocato Miceli ieri è andato in tribunale dove ci sono diversi fascicoli aperti. Si lavora sotto traccia alla riapertura dell’inchiesta? Certo proseguono le indagini difensive.